"Rivoluzionaria", come fu la 'Bosman' nel 1995. Un vero e proprio choc. Ma per Cesare Di Cintio, avvocato esperto di diritto sportivo nazionale e internazionale, è ancora presto per capire realmente se la sentenza di oggi della Corte di Giustizia Europea sulla vicenda Superlega cambierà o meno la storia del calcio, come fu per quella che porta il nome dell'ex calciatore belga e che liberalizzò il mercato dei giocatori.
"Bisognerebbe possedere la sfera di cristallo per capire gli effetti di questa decisione su quello che potrà accadere in futuro. Non ci resta che vedere giorno per giorno in quale direzione si potrà andare", dice sorridendo Di Cintio. "Indubbio che sia una sentenza rivoluzionaria, sicuramente inaspettata - aggiunge - ma una sentenza che dovrà essere analizzata nel dettaglio, leggendo le motivazioni". Una decisione a sorpresa quella della Corte, secondo cui non si possono imporre sanzioni ai club che partecipano a competizione alternative.
Per Di Cintio è una decisione che "comunque testimonia che c'è stata una libertà in indipendenza di tutti i giudicanti non da poco. Non dimentichiamo che da una parte c'erano comunque Uefa e Fifa, che sono due organismi molto importanti a livello globale per la gestione del calcio". Eppure le federazioni, come a esempio quella italiana, avevano minacciato ripercussioni per i club votati alla Superlega. "A oggi - evidenzia Di Cintio - è difficile preventivare l'esclusione dei club, però le federazioni hanno gli strumenti per poter andare in quella direzione. Ma da qui a dire che i club che aderiranno alla Superlega saranno esclusi dalle altre competizioni è ancora prematuro". Altro nodo da sciogliere riguarda i diritti televisivi, in particolare quelli in essere. Ma secondo l'esperto di diritto sportivo questi non dovrebbero correre rischi. "Non dimentichiamo che i club che ipoteticamente dovrebbero aderire alla nuova competizione dovrebbero nella sostanza sottrarsi a degli introiti certi per andare incontro a qualcosa di incerto", sottolinea. "La decisione della Corte come dicevo è rivoluzionaria, ma per verificarne gli effetti bisogna attendere un medio-lungo termine. La cosa positiva di questa decisione è che si apre un mercato, in termini di spettacolo sportivo, completamente diverso rispetto a quello precedente e credo che questo possa favorire aumenti di introiti ma anche della stessa qualità del prodotto calcistico. In sintesi credo che la concorrenza provoca sicuramente un miglioramento dei sistemi", conclude Di Cintio.
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