L'impresa replicata a tre anni e mezzo dalla precedente, solo che stavolta in ballo c'è una semifinale che sembra davvero vicina sull'onda dell'impensabile 3-0 ad Anfield. Sulla scia dell'uno-due Ilicic-Gosens nel girone di Champions il 25 novembre 2020, davanti a 2.140 bergamaschi l'Atalanta, nell'andata dei quarti di finale di Europa League in casa del Liverpool, prenota l'anticamera dei sogni grazie alla solidità del gruppo e alla mira infallibile: di Scamacca sotto le braccia incerte di Kelleher, di Pasalic nel finale.
I nerazzurri collezionano subito la palla gol con Pasalic, al 3', ma il suo destro suggerito da De Ketelaere, viene salvato con la faccia dal portiere di casa Kelleher. Il primo segnale di una partita aperta in cui la risposta dei Reds è nella ripartenza di Gakpo per Nunez con Musso attento in tuffo e nel rimorchio dello stesso Elliott, che al 26' prenderà traversa e palo in soluzione unica sullo schema da sinistra di Mac Allister, proprio per la mezzala argentina che alza la mira di sinistro al 5'. Al palleggio di Klopp la squadra di Gasperini, costretta ad arretrare De Roon in difesa per i problemi di Kolasinac all'adduttore, oppone il primo e il secondo pressing tipico del tecnico tedesco sulle palle perse e anche la giusta dose di cinismo. Dopo una pausa di studio, il recupero di Ederson sulla trequarti difensiva destra viene prolungato da Djimsiti e Koopmeiners per Zappacosta, che pesca il centravanti romano e con lui l'erroraccio dell'irlandese a difesa della porta.
Vantaggio ottenuto a 2' dal 40', quando la precedente occasione era capitata al 12' con Koopmeiners, servito dallo scarico di De Ketelaere su apertura di Zappacosta, a trovare Konaté in traiettoria. Ed è ancora Koopmeiners a mancare la chance del raddoppio nel recupero del primo tempo, quando spreca addosso a Kelleher il passaggio smarcante di Pasalic. La ripresa inizia con Salah tra i tre cambi di Klopp e Van Dijk a staccare alto sul corner dell'altro nuovo ingresso Robertson. Koopmeiners non punisce il mani di Endo calciando centrale la punizione dal lato corto alle soglie del decimo, poi sono Salah, Van Dijk e Nunez intorno al decimo a mancare il pareggio: Hien cincischia, Musso si oppone al rigore in movimento servito all'egiziano da Gakpo, l'altro tentativo in gioco aereo del difensore centrale di casa da corner non è un granché e infine il centravanti spreca un altro appoggio di Gakpo. I Reds cambiano ancora con Luis Diaz e Scamacca deve solo aspettare appostato davanti al secondo palo: il fuorigioco non scatta, De Ketelaere dall'out destro trova il compagno all'ora di gioco per il 2-0. Siamo alle schermaglie finali, tra Var e imprecisione, che precedono il trionfo atalantino. A 11' dal 90' Robertson pesca Salah che appoggia indisturbato, ma si alza la bandierina dell'assistente; al 36' Djimsiti rimette dentro di testa uno schema di Koopmeiners e l'unico marcatore della serata alza di fronte dall'area piccola. Ci pensano Ederson, che scippa Szoboszlai e poi sfida Kelleher sulla rifinitura di Scamacca, e Pasalic che insacca senza opposizione sulla ribattuta mentre di là Musso intercetta i tentativi di Robertson con Ruggeri a rinviare davanti alla porta, Luis Diaz e Szoboszlai all'inizio dei 3' di recupero.
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