"Il sottoscritto e il consiglio
federale hanno lasciato piena autodeterminazione alla Serie A di
scegliere il format che ritenesse più opportuno". Lo ha detto il
presidente della Figc, Gabriele Gravina, rispondendo in
commissione Cultura e sport in Senato. "Il calcio non ha
problemi, voglio essere fuori dal coro, i problemi dialettici
sono fisiologici, qualcosa sta diventando patologico perché per
ragioni diverse non si vuole capire che facciamo parte tutti di
un'unica filiera", ha aggiunto.
Poi ancora: "Sento parlare di autonomia, che è legittima.
Credo sia la motrice del calcio italiano, il problema è cosa si
intende per autonomia e l'impatto che ha sulle altre componenti
del sistema. La Lega di A è libera di autodeterminarsi in ambito
commerciale e in ambito di format. Cosa gli manca? Vuole il
modello Premier? Magari, lì ci sono venti azionisti, ma le quote
sono 21 e la ventunesima è della federazione che ha diritto di
veto quasi su tutto". Sulla richiesta della A di avere maggior
peso politico ha concluso: "La Lega merita assoluto rispetto,
ora aspettiamo le loro proposte".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA