Cagliari-Fiorentina 2-3 CRONACA nel match che ha aperto la 38esima giornata di Serie A
GOL
Cagliari-FIORENTINA 2-3 al 90'+13 ARTHUR realizza un rigore che consegna la vittoria ai viola
Cagliari-Fiorentina 2-2 all'89' Punizione di Biraghi dalla sinistra, tocco di NICO GONZALEZ che infila Scuffet!
Cagliari-FIORENTINA 2-1 all'85' MUTANDWA! Il classe 2003, servito da Nandez, parte da sinistra, salta Dodò e si accentra e da appena fuori area fa partire un destro che va a girare sul palo lontano!
Cagliari-FIORENTINA 1-1 al 65' DEIOLA! Cross di Prati, inserimento del capitano che segna la sua prima rete in stagione! Dopo un breve check al Var, il gol viene convalidato!
Cagliari-FIORENTINA 0-1 al 39'! BONAVENTURA! Servito da Castrovilli, il centrocampista aggira Augello e disegna un sinistro a giro imprendibile per Scuffet!
Standing ovation per Claudio Ranieri prima del fischio d'inizio, ultima partita del tecnico romano sulla panchina dei sardi. Uno striscione ha salutato l'ingresso in campo del tecnico poi tutti in piedi per il lunghissimo applauso per Ranieri da parte di tutti i presenti, tifosi, squadre e terna arbitrale con il tecnico visibilmente emozionato a ricambiare l'applauso.
LA PARTITA
L'eroe delle due isole: in Gran Bretagna una Premier, in Sardegna cinque miracoli, con tre promozioni e due salvezze. Non c'è stata partita, il protagonista di Cagliari-Fiorentina (3-2 per i viola che blindano l'ottavo posto e conquistano aritmeticamente l'un posto per l'Europa anche il prossimo anno in attesa della finale di Conference) stanotte alla Domus è stato Claudio Ranieri, l'allenatore gentiluomo che si è seduto per l'ultima volta sulla panchina di una squadra di club. Chiudendo la sua carriera (ma resta sempre aperta la possibilità di allenare una nazionale) dove erano iniziati i primi successi da mister in un campionato professionistico. L'ultima mossa? Buttare in campo un ragazzino, lo zambiano Kingstone Mutandwa. E "fargli" fare il gol del provvisorio 2-1, il primo in A. Festa dall'inizio alla fine. Prima la standing ovation e quasi due minuti di applausi ininterrotti: l'ultima gara di Ranieri in serie A è iniziata così. Poi un lungo e commosso abbraccio con Italiano. E quindi la foto di gruppo con i fotografi che lo hanno sempre immortalato. Nel frattempo dalla curva ecco lo striscione lungo quasi cinquanta metri: esterna riconoscenza per un grande uomo, grazie mister. E ancora i cori tutti per lui.
E quel "risorgeremo, l'ha detto Claudio Ranieri" che a Cagliari conoscono tutti da trentasei anni, da quando il tecnico è sbarcato in Sardegna. Tutto lo stadio lo applaude e non vuole smettere: battono le mani anche i giocatori in campo e l'arbitro. Ed è lui, Ranieri, che, per togliersi dai riflettori, con un cenno fa capire all'arbitro: dai iniziamo questa partita. Lui, camicia, gilet e cravatta rossoblu, si concentra sulla gara, come ha sempre fatto. E chissà cosa gli passa davvero per la testa. Dagli spalti si fa quasi fatica ad apprezzare quello che succede in campo. È una giornata di omaggi: all'11' lungo applauso per Gigi Riva, al 13' per Astori, indimenticato ex di tutte e due le squadre. Quasi impossibile, visto il clima, apprezzare gli spunti di Ikone o di Luvumbo, o soffermarsi sul duello tra Lapadula e Ranieri, l'omonimo del mister. Perchè la partita da guardare è in panchina: è quella del veterano degli allenatori che smette con il tran tran e il lavoro oscuro della riprese degli allenamenti il martedì, della doppia seduta del giovedì e della conferenza stampa del pre partita e le emozioni delle partite. "Quella con la Fiorentina è la mia ultima partita da allenatore del Cagliari e di un club- ha confermato anche in una intervista a Sky- come ho già detto in passato, se dovesse arrivare la proposta di una nazionale la prenderò in considerazione". Eroe nelle isole, l'unico vero rimpianto è stato quello di non essere diventato profeta in patria.
Ma c'è mancato poco che con la squadra della sua città, la Roma, facesse uno scherzetto a Mourinho e al suo triplete. Ma dovunque è passato, ha lasciato un buon ricordo: Napoli, Firenze, Valencia, Madrid, Londra, Monaco eccetera eccetera. Trentotto anni di carriera da allenatore (ma prima era stato un grande difensore e capitano tra Roma, Catanzaro, Catania, Palermo), dagli esordi a Lamezia Terme al Cagliari-Fiorentina di questa sera. Una partita equilibrata con i viola in cerca di punti europei in attesa della finale di Conference e il Cagliari, già salvo, che non vuole rovinare la festa al suo tecnico e sfiora nel primo tempo tre volte il gol con Luvumbo e Deiola. In vantaggio però passa la Fiorentina (che aveva già sfiorato lo 0-1 con Belotti) con un tiro a giro di Bonaventura al 39'. Lapadula pareggia prima dell'intervallo, ma non vale: è fuorigioco. Prima annullato e poi convalidato il gol del pari, di testa, di Deiola, al 20' della ripresa. Poi il sorpasso rossoblu con Kingstone Mutandwa. Quindi la contro rimonta con Gonzalez e Arthur su rigore dopo richiamo dal Var al minuto 103. In mezzo un gol annullato a Lapadula. Per Ranieri la festa continua anche dopo la partita. Tutto il pubblico rimane sugli spalti per l'ultimo omaggio all'allenatore forse più amato di sempre insieme a Scopigno.
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