A 20 anni è giusto sognare in grande: Niccolò Pisilli, classe 2004, il più giovane dei 23 azzurri radunati a Coverciano, vola alto con umiltà ma anche tanto entusiasmo: ''Disputare un Mondiale è il sogno di tutti i bambini che iniziano a giocare a pallone, me lo auguro con tutto me stesso'' ha sorriso riferendosi al grande appuntamento del 2026.
Già vicecampione mondiale Under 20, il centrocampista della Roma è uno dei quattro volti nuovi dell'Italia che sta preparando a Coverciano le due gare di Nations League contro Belgio (giovedì a Roma) e Israele (lunedì a Udine).
Luciano Spalletti lo ha definito un centrocampista che sa fare tutto e per questo merita di far parte del gruppo: ''Ringrazio il ct per le sue parole, cercherò di dimostrare di essere all'altezza e meritare questa convocazione. Essere qui è un punto di partenza, non me l'aspettavo, non avevo pretese. La mia convocazione l'ho scoperta dalle pre convocazioni, non me l'aspettavo. Adesso invece sono insieme ai migliori così potrò apprendere e carpire i segreti un po' da tutti. E' sempre un onore vestire la maglia azzurra, aver fatto le esperienze con le Under mi è sicuramente servito".
Pisilli è un figlio d'arte. Il papà, Francesco, è stato una promessa del tennis italiano, mentre Niccolò ha sempre anteposto gli scarpini alla racchetta, iniziando da bambino un lungo percorso nelle giovanili della Roma.
E, alla prima convocazione in nazionale ringrazia i vari allenatori avuti alla Roma di cui potrebbe un giorno diventare una bandiera: ''Essendone tifoso mi piacerebbe ma è presto per dire se potrò fare tutta la carriera nello stesso club - sottolinea Pisilli - Intanto da De Rossi a Mourinho fino a Juric tutti mi hanno dato l'opportunità di giocare che è la cosa più importante. Cosa posso portare a questa Nazionale? C'è talmente tanta qualità che sarebbe irrispettoso dire cosa potrei portare in più di sicuro darò tutto me stesso''.
Non ha un modello preciso ma c'è un giocatore che lo ha colpito particolarmente vedendolo dal vivo, Frattesi: ''E' fortissimo, mi ha impressionato la sua intensità''. Non c'è solo il pallone per Pisilli, è iscritto all'Università. ''La mia famiglia ci tiene moltissimo, studio scienze della comunicazione, adesso gioco a calcio, in futuro vedremo, mi affascina il mondo del giornalismo''.
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