A distanza di tre mesi e in zona Cesarini, per usare una locuzione calcistica, il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ci ripensa e concede il patrocinio alla partita Italia-Israele nell'ambito della Nations League, che sarà disputata lunedì nello stadio friulano.
A sorpresa il sindaco ha convocato una conferenza stampa per annunciarlo dopo che "in questi mesi abbiamo lavorato a fondo per costruire un'occasione di dialogo e di pace associata alla partita".
Occasione costruita con la collaborazione con Rondine Cittadella dello Sport di Arezzo, e grazie alla Federcalcio e al Ministero dello sport".
Il 17 Luglio il Comune non aveva accolto la richiesta della Figc, ritenendo che il patrocinio sarebbe stato una "scelta divisiva, essendo Israele uno stato in guerra", scatenando una polemica sportiva e politica. Oggi il sindaco ha ricordato che all'epoca aveva posto, per tornare sulla decisione, che almeno una di tre condizioni fosse soddisfatta: "Cessate il fuoco, devolvere l'incasso alle vittime della guerra, creare un momento di pace da sfondo alla partita".
Lontane le prime due condizioni, si realizzerà la terza: presto "a Rondine si terrà un incontro istituzionale di pace organizzato da Rondine, con Comune Udine, Fgci, Ministero dello Sport" e chi vorrà. Ha già aderito l'Arcivescovo di Udine Mons. Riccardo Lamba. De Toni ha auspicato "che la guerra cessi con la liberazione degli ostaggi".
Il ministro per lo Sport, Carlo Abodi, ha definito "opportuna" la scelta del Comune, precisando che la collaborazione con Rondine in occasione di questo incontro "ma che non va collegata direttamente al singolo evento in questione" è un riconoscimento a una realtà che "pratica da tempo il dialogo multiculturale, mettendo a disposizione opportunità ad adolescenti provenienti dai teatri di guerra".
Precisato di aver dato l'adesione per "la natura terza del soggetto, per il suo impegno sociale e perché questa iniziativa si inserisce" tra le "attività di responsabilità sociale che accompagnano le partite della Nazionale".
"Deluso" il centrosinistra udinese che distingue "tra oppressi e oppressori, coloni e colonizzati" segnalando la "doppia morale" delle istituzioni occidentali: "erano bastati 4 giorni per escludere la Russia da ogni competizione sportiva". Il centrosinistra sarà alla manifestazione pro Pal di Udine il 14.
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