Il sogno, per la Lazio, continua. La squadra di Baroni, dopo le vittorie delle rivali nel gruppone di testa, non poteva sbagliare. E contro il Bologna arriva l'ennesima vittoria all'Olimpico, con un netto 3-0, di una stagione che sta diventando sempre più importante mentre ai rossoblù di Italiano, dopo il successo contro la Roma, non riesce il bis anche a causa dell'espulsione di Pobega, per doppio giallo, nel primo tempo.
A gestire le operazioni è la Lazio, che ci prova subito con Vecino, ma il suo sinistro, svirgolato, finisce a lato della porta difesa da Ravaglia. Il Bologna, dal canto suo, vive dei lampi di Orsolini; l'esterno prima si mette in proprio, andando alla conclusione con il sinistro a giro che si alza sopra la traversa, poi indossa i panni dell'uomo assist per Castro, ma anche stavolta la sfera non trova la porta difesa da Provedel.
Quando l'equilibrio sembra regnare sovrano, ecco l'episodio che cambia il match: al 35' del primo tempo Pobega va in pressing su Guendouzi nell'area biancoceleste, il centrocampista rossoblù, già ammonito, commette un fallo ingenuo sul francese e Rapuano non può che estrarre il secondo giallo mandandolo in anticipo sotto la doccia. La Lazio si accende e inizia a spingere, ma gli assalti all'area bolognese non portano effetti con il primo tempo che si chiude sullo 0-0.
All'intervallo i due allenatori decidono di pescare dalla panchina: Baroni è obbligato al cambio per un problema a Romagnoli e inserisce Gigot, Italiano ridisegna l'assetto dei suoi con Moro e Urbanski per Orsolini e Castro cercando di coprirsi per portare a casa almeno un punto. Pochi giri di lancette e Var in azione per un presunto braccio in area di Moro in area, ma dalla sala confermano la decisione di non concedere il rigore. Ad andare in gol sarebbe il neoentrato Dia, il guardalinee però annulla per fuorigioco di Castellanos, autore dell'assist. Ma il gol è nell'aria e arriva grazie a Gigot che, su calcio d'angolo, trasforma in oro la palla che attraversa tutta l'area depositandola in porta. A mettere la parola fine alla contesa ci pensa poi Zaccagni che con il classico destro a giro sorprende Ravaglia e firma il raddoppio. La ciliegina sulla torta, poi, arriva a tempo quasi scaduto con Dele-Bashiru che deposita in porta il gol del 3-0 che certifica i 3 punti ma soprattutto un secondo posto, nel gruppone dietro al Napoli capolista con Inter, Atalanta e Fiorentina, che continua ad alimentare quel sogno scudetto troppo grande anche solo per essere pronunciato ma che inizia a prendere sempre più forma.
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