Lo stadio ammutolito mentre i
compagni di squadra e gli avversari piangono disperati in
campo. Le immagini di Edoardo Bove che si accascia al suolo
durante Fiorentina-Inter hanno subito riportato alla mente i
malori di altri campioni del calcio. Avevano fatto il giro del
mondo quelle di Christian Eriksen: il danese, all'epoca
all'Inter, fu colpito da un infarto in campo mentre giocava con
la sua nazionale agli Europei del 2021. Anche in quel caso
momenti di panico nello stadio fino a quando non sono arrivate
notizie di un suo miglioramento. Tutta la Danimarca si strinse
intorno al giocatore, improvvisamente crollato a terra privo di
sensi, ma salvato dal massaggio cardiaco e dal defibrillatore.
Un arresto cardiaco che per interminabili momenti fece temere
per la vita del calciatore, che è tornato poi addirittura a
giocare grazie ad un defibrillatore fisso. Malori che negli anni
hanno colpito giocatori professionisti, nonostante i continui
controlli medici agonistici a cui sono sottoposti.
Lo scorso aprile c'è stato lo svenimento in campo di Evan
N'Dicka con la maglia della Roma: l'ivoriano è rimasto
cosciente, e questo ha almeno allontanato il ricordo dei drammi
in diretta di Renato Curi e Piermario Morosini, i giocatori del
Perugia e del Livorno morti dopo aver perso i sensi in campo,
nel '77 e il 14 aprile del 2012.
Rimane nella storia del calcio italiano il Bologna-Roma del
30 dicembre 1989: dopo cinque minuti Lionello Manfredonia si
accascia a terra per un arresto cardiaco, il soccorso dell'ex
compagno della Lazio Bruno Giordano e del massaggiatore
giallorosso Giorgio Rossi e dei medici che gli praticano un
massaggio cardiaco salvano la vita al centrocampista:
Manfredonia si risveglierà due giorni dopo dal coma e poi sarà
costretto al ritiro nonostante la volontà di giocare ancora.
Nel dicembre del 2023 Tom Lockyer, capitano del Luton, è
collassato privo di sensi per un infarto mentre giocava. Per lui
si trattava della seconda volta, giocava con un defibrillatore
che anche in questa occasione gli ha evitato una tragica fine.
Nel 2012 fece gridare al 'miracolo' la vicenda di Fabrice
Muamba, 23 anni, centrocampista congolese del Bolton, colpito da
infarto durante una partita di Premier League contro il
Tottenham e rimasto senza conoscenza per ben 78 minuti, prima
che il defibrillatore - utilizzato in campo, in ambulanza e
ancora in ospedale - riuscisse a fargli riprendere conoscenza.
Altro dramma quello di Abdelhak Nouri: la giovane promessa
dell'Ajax nel 2017 si accasciò in campo per un arresto cardiaco,
si risvegliò dal coma artificiale a cinque giorni dallo
svenimento in campo per un'aritmia cardiaca durante
un'amichevole in Austria, con danni cerebrali permanenti.
A Firenze poi i malori dei calciatori viola sono una pagina
sempre tragica: dal salvataggio in campo di Giancarlo Antognoni
nel 1981 al dramma di Davide Astori, morto nel 2018 a Udine
nella stanza d'albergo dove alloggiavano i viola. Quest'anno il
malore e la morte improvvisa a 57 anni del dirigente Joe Barone.
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