Serviva una vittoria alla Lazio per festeggiare i 125 anni e rialzare la testa dopo il ko nel derby.
Ma contro il Como di Fabregas arriva solo un pareggio che certifica il calo laziale - con appena 5 punti raccolti nelle ultime 5 partite giocate - e un rendimento non certo da Champions.
Mentre per il Como il pari serve a proseguire la striscia positiva aperta nello scontro diretto contro il Lecce e presentarsi al meglio alla sfida contro il Milan. Eppure la Lazio era andata avanti con Dia, sbloccatosi dopo due mesi di digiuno, ma raggiunta dal colpo di testa di Cutrone che vale un punto d'oro per i lombardi.
Prima del fischio finale va in scena la festa per l'anniversario con le immagini sui maxischermi e la curva laziale che si colora con il 125 in numeri romani e la dedica alla società con le parole de "La Cura" di Franco Battiato. A cercare di rovinare il clima ci prova subito Nico Paz che indossa i panni del guastafeste e prima sfiora il gol con un tocco sotto che scavalca Provedel ma non trova i pali, poi con un sinistro a giro che esce di pochissimo alla sinistra del portiere biancoceleste. Lo spagnolo si rivela un problema per la Lazio fino a quando non è costretto a uscire per un intervento duro di Gigot sulla caviglia. Con il suo giocatore di maggior talento out il Como allenta la pressione, perde pericolosità offensiva e la Lazio dimostra il cinismo delle grandi squadre passando alla prima occasione utile grazie a Dia, bravo a trovare l'angolino alla destra di Butez tra i pali e interrompere un digiuno che durava da due mesi. L'avvio della ripresa ricalca quello del primo tempo con il Como a spingere e la Lazio in sofferenza.
Tanto che serve Gigot a salvare quasi sulla linea di porta il pallone che, colpito da Dossena, stava per infilarsi all'incrocio dei pali. La Lazio non c'è, Pellegrini già ammonito rischia il secondo giallo per una trattenuta evidente su Diao. A prendere il rosso è, invece, Tchaouna, autore di due falli da cartellino giallo in un minuto che complicano, per la Lazio, una partita già di per sé difficile. Baroni corre ai ripari togliendo Lazzari e Pellegrini per inserire Marusic e Tavares, Isaksen in contropiede ha l'occasione per chiuderla ma Butez si supera. Fabregas capisce che può osare, fuori Moreno e dentro l'ex giallorosso Belotti. Aumentando il peso offensivo bastano 3 minuti al Como per pareggiarla, con Cutrone che quasi si inginocchia, sul cross di Strefezza, per depositare il pallone dell'1-1 alle spalle di Provedel.
Eppure la Lazio avrebbe la chance clamorosa per andare ancora avanti ma Dia ostacola Guendouzi davanti alla porta con il francese che calcia male lasciando invariato il risultato fine al fischio finale. Che sancisce come, il 2025, per i biancocelesti, sia iniziano con il piede sbagliato. Al contrario di quello della squadra di Fabregas, imbattuta all'Olimpico e pronta al derby lombardo contro il Milan tra 4 giorni.
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