Chris Froome ha vinto per distacco, dopo una fuga solitaria lunga 83 chilometri, la 19/a tappa del 101/o Giro d'Italia di ciclismo, da Venaria Reale (Torino) a Bardonecchia-Jafferau (Torino), lunga 184 chilometri ed è la nuova maglia rosa. Sul traguardo Froome ha preceduto l'ecuadoriano Richard Carapaz, secondo, a 3'00"; il francese Thibaut Pinot, terzo, a 3'07"; il colombiano Miguel Angel Lopez, quarto, a 3'12"; l'olandese Tom Dumoulin, quinto, a 3'23"; lo svizzero Sebastien Reichenbach, sesto, a 8'13"; Davide Formolo, settimo, a 8'22"; l'olandese Sam Oomen, ottavo, a 8'23"; l'austriaco Patrick Konrad, nono, con lo stesso tempo; lo spagnolo Pello Bilbao, con lo stesso tempo. Domenico Pozzovivo si è piazzato a quasi 8'30" da Froome.
In classifica generale, adesso il britannico Chris Froome precede di 40" l'olandese Tom Dumoulin, secondo; il francese Thibaut Pinot è terzo a 4'17"; il colombiano Miguel Angel Lopez quarto, a 4'57"; l'ecuadoriano Richard Carapaz quinto, a 5'44"; Domenico Pozzovivo sesto, a 8'03"; lo spagnolo Pello Bilbao settimo, a 11'08"; l'austriaco Patrick Konrad ottavo, a 12'19"; il neozelandese George Bennett nono, a 12'35"; l'olandese Sam Oomen decimo, a 14'18".
Froome, per vincere dovevo fare qualcosa di pazzo - "Non ho mai fatto qualcosa del genere, mai attaccato da così lontano. Mi sentivo bene, sapevo di essere 3' indietro, mancava tanta strada per il traguardo, ma sapevo che dovevo fare qualcosa di straordinario per vincere il Giro. Aspettare l'ultima salita per attaccare non era abbastanza, ho aspettato per fare qualcosa di più pazzo. Sentivo buone gambe e ho visto che dietro avevano delle difficoltà". Così Chris Froome commenta l'impresa nella 19/a tappa del Giro d'Italia, che gli ha fruttato la maglia rosa, indossata sul Jafferau, sopra Bardonecchia (Torino). "La partenza è stata difficile per me, ho aspettato il momento giusto per scattare e il momento giusto era oggi", aggiunge.