Primoz Roglic ha vinto in 12'54" (alla media di 36,200 km/h) la 1/a tappa del 102/o Giro d'Italia di ciclismo, una cronometro individuale disputata dal centro di Bologna al santuario di San Luca, su un percorso lungo 8 chilometri. Alla luce di questa vittoria, il corridore sloveno ha indossato la prima maglia rosa. L'ORDINE DI ARRIVO /SPECIALE
Nibali si difende bene - Severa e ripida, ricolma di calore ed entusiasmo come solo il ciclismo, la salita verso il santuario della Madonna di San Luca, dove oggi si è conclusa la prima tappa del 102/o Giro d'Italia, ha emesso la prima sentenza. Non definitiva, ma perentoria ed estremamente indicativa. Primoz Roglic, uno dei big più attesi, non ha fallito l'appuntamento con la prima maglia rosa del 2019, aggiudicandosi la crono individuale partita dal cuore di Bologna, proprio sotto le due torri. A 204 metri d'altezza, dopo 8 chilometri di sfida alle lancette dei cronometri, lo sloveno (che ha portato la prima rosa al proprio Paese), ex saltatore con gli sci, salito in bici quasi per caso, ha firmato un formidabile 12'54", condito da una media assai convincente per un prologo di una grande corsa a tappe: 36,200 km/h. Roglic, che ha fatto registrare anche un intertempo di 6'48" dopo 5,9 km, ha domato una salita con pendenze fino al 16 per cento, che portava al traguardo della prima fatica di questo Giro, precedendo di 19" un Simon Yates letteralmente scatenato, che ha imposto un'andatura straordinaria malgrado il vento in faccia che soffiava a 45 km/h. Il britannico ha scavalcato in extremis Vincenzo Nibali (13'17" al traguardo e terzo intertempo con 6'52", dietro Jos Van Emden), terzo, ma apparso già in buona forma. E' caduto in piedi anche il corridore che non t'aspetti, Miguel Angel Lopez. Fortissimo in salita, in una prova non adatta alle sue caratteristiche, il colombiano ha limitato a 28" il ritardo da Roglic, piazzandosi al quarto posto, davanti a un altro big per una questione di centesimi. Chi esce sconfitto, sebbene i tempi siano tutt'altro che maturi per i verdetti, è Tom Dumoulin, quinto a 28" sul terreno a lui più congeniale: la prova contro il tempo.
Nishimura fuori tempo massimo in soli 8 chilometri - Il 102/o Giro d'Italia di ciclismo è durato solo 8 chilometri e poco più di un quarto d'ora per Hiroki Nishimura. Il corridore giapponese della Nippo-Vini Fantini-Faizanè, infatti, è arrivato sul traguardo della prima tappa, la Bologna-Bologna (San Luca) fuori tempo massimo e dunque è stato escluso dalla corsa. Di 17'30"22 il tempo impiegato dal nipponico che, in altre parole, ha accusato un ritardo di ben 4'36"01 da Primoz Roglic, prima maglia rosa del 2019. Il Giro passa così da 176 a 175 corridori e, di fatto, deve ancora cominciare.