Nico Rosberg sempre più numero uno. Il pilota della Mercedes domina anche in Russia e fa poker, conquistando la quarta vittoria in altrettante gare in questo avvio di mondiale di formula 1. Un gp dominato da Rosberg che confeziona successo, pole e giro veloce, in una gara in cui le emozioni si sono concentrate tutte all'inizio, con buona pace della fama di circuito noioso: doppia carambola in coda e al centro del 'serpentone', con detriti sparsi in tutta la pista e safety car obbligata a intervenire. Nel pandemonio Sebastian Vettel viene tamponato (due volte, sempre da Kvyat) e alla fine termina la corsa sui muretti del rettifilo. Poi tutto liscio fino alla fine, con Rosberg che si aggiudica il Gp di Sochi per la doppietta Mercedes davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, autore di una bella rimonta - e consolida il vantaggio accumulato in questa prima parte di mondiale.
Completa il podio la Ferrari di Kimi Raikkonen, terzo. Fuori al primo giro Sebastian Vettel, tamponato da Kvyat. Ai piedi del podio le Williams di Valtteri Bottas, quarto davanti a Felipe Massa. Quinta la McLaren di Fernando Alonso. Rosberg è sempre più saldo in testa alla classifica a quota 100 punti, seguito da Hamilton (57) e Raikkonen (43).
Raikkonen deluso, non era quello che volevamo - "È stato un weekend fantastico, la macchina è andata benissimo, sono molto molto felice", così Nico Rosberg durante le interviste sul podio. Sul ritmo mantenuto sino alla fine ha sottolineato: "mi piace continuare a tirare per favorire la concentrazione perché se rallenti rischi di fare degli errori". Hamilton, dal canto suo, ha detto che non "aveva dubbi di poter vincere" perché aveva "il passo giusto". "Ma ho avuto ancora problemi quindi ho dovuto desistere: non andavo al massimo nei rettilinei". Hamilton ha detto comunque di essere "felice per la squadra e di aver preso i punti". Per quanto riguarda il sorpasso ai danni di Raikkonen, "non credo che Kimi se lo aspettasse". Raikkonen ovviamente si è mostrato deluso: "non era ovviamente quello che volevamo". "Siamo venuti qui per vincere - ha ribadito - ma non eravamo abbastanza veloci per battere le Mercedes: dopo la ripartenza non avevamo il passo".