Male sabato, peggio domenica, morale "un disastro". Sebastian Vettel non trova altri aggettivi per fotografare il non indimenticabile Gp del Giappone, chiuso anonimamente al sesto posto e che di fatto consegna il Mondiale a Lewis Hamilton. Appena sceso dalla sua monoposto al termine dei 53 giri che hanno somigliato più che altro a un vero calvario (partito 8/0, poi subito 4/o ma retrocesso al penultimo posto dopo il tamponamento con Verstappen) il pilota tedesco, visibilmente amareggiato non trova altri termini per sintetizzare la sua gara che parte, ovviamente, dall'incidente con l'olandese della Red Bull al nono giro: "Era il punto giusto per me, ci ho provato - ha raccontato il pilota tedesco a Sky Sport - ho spinto al massimo ma lui non mi ha lasciato spazio. Siamo entrati in curva fianco a fianco, non potevamo farla insieme. Poi è stato un disastro, niente safety car, il sesto posto era il massimo che potevo fare". "Con risultati così non è facile per noi - ha aggiunto il tedesco - lavoriamo tanto tutto l'anno ma le ultime gare sono state difficili per tutti, per me, per la squadra, i tifosi. A volte non so che dire, perché non è giusto.
Ma è così. Qualche volte la vita in pista è difficile, adesso andiamo ad Austin e daremo il massimo. Ci sono ancora tante prove per noi - chiude cercando di trasmettere un po' di ottimismo - per migliorare quest'anno e l'anno prossimo". Anche il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen ha avuto a che fare con Verstappen: "Dopo il contatto ho visto alcune parti dalla mia auto volare via, e la macchina ha riportato danni ingenti. Ovviamente questo ha influito negativamente sul resto della mia gara", commenta il finlandese all'emittente satellitare. "Un vero peccato perché dopo è stato tutto molto difficile e non c'era molto che potessi fare. Difficile dire quale sarebbe stata la nostra prestazione senza l'incidente alla chicane. Nel complesso è stato un fine settimana difficile e deludente", chiude malinconicamente Raikkonen, mentre il team principal Maurizio Arrivabene dopo l'arrabbiatura di ieri oggi assolve tutti: "Dopo il problema di ieri, sia la squadra che i piloti oggi hanno reagito bene - le sue parole a Sky - Senza gli episodi capitati in pista oggi il podio sarebbe stato alla nostra portata. Una reazione di orgoglio oggi l'hanno avuta tutti quanti, la gara è stata gestita bene, dai pit stop alla tattica di gara alle macchine: nonostante le parti mancanti sulla vettura, Seb ha fatto il giro veloce anche se, come dicono a Napoli, è la consolazione dei fessi. Ad Austin - conclude - andremo con le spirito di sempre, quello di non mollare anche se i numeri non sono dalla nostra parte".