Sette gare, sei diversi vincitori. Il doppio appuntamento di Misano ha confermato che la lotta per il mondiale 2020 della MotoGp sarà apertissima fino alla fine.
Domenica al Montmelò il giro di boa e tanti pretendenti alla vittoria. La classifica parla chiaro: dagli 84 punti di Andrea Dovizioso ai 44 di Alex Rins, sono 12 i piloti che possono sognare in grande.
Non ultimo Valentino Rossi, staccato di 26 lunghezze dal leader. Sulla pista catalana è a suo agio come a Tavullia. Lì ha collezionato un'impressionante striscia di podi, lunga 13 anni: dal 1997 al 2009. Al Montmelò ha vinto 10 volte (7 nella classe regina, l'ultima nel 2016), cinque è giunto secondo ed una terzo.
Ecco spiegato perché, nonostante la caduta che ha chiuso la sua gara a Misano, si sente a pieno dentro la lotta per il titolo: "Sarà importante portare a casa punti. Non sono così lontano dalla vetta della classifica e il campionato è ancora aperto. La stagione sino a ora è stata davvero pazza e ci sono ancora tante gare prima della fine".
Nel doppio appuntamento in Emilia Romagna Dovizioso ha raccolto solo un settimo ed un ottavo posto. Così il suo vantaggio si è ridotto ad appena un punto sulla coppia della Yamaha Quartararo-Vinales ed a quattro su Joan Mir (Suzuki). In catalogna ha vinto nel 2017 ed ora dà la sveglia al Ducati Team: "Cerchiamo di vedere il lato positivo delle gare di Misano - dice il forlivese -: sono in testa, anche se la lotta è apertissima. Ancora ci manca velocità e per giocarci il titolo non possiamo perdere altro tempo. Dovremo adattarci all'asfalto del Montmeló che avrà sicuramente meno grip rispetto a quello di Misano e questo potrebbe rivelarsi un fattore determinante per tutti".
"Montmeló è la mia gara di casa e adoro correre qui - dice Vinales, vincitore di domenica scorsa - Ho fatto grandi gare qui in passato. Stiamo lavorando nel modo giusto e penso che possiamo migliorare ulteriormente, quindi dobbiamo dare il massimo e fare un altro buon weekend di gara. La vetta del mondiale è così vicina...".