Il sudafricano Michael Docherty, in sella a un mezzo del team Bas World Ktm Racing, ha vinto la decima tappa delle moto della Dakar in Arabia Saudita, da Haradh a Shubaytah.
Ha concluso i 115 km della prova speciale in 2 ore 00'03", conquistando il suo primo successo nel raid. Ha preceduto la Sherco del portoghese Rui Gonçalves e l'altra Ktm dell'austriaco Tobias Ebster, rispettivamente secondo e terzo con un distacco di 1'20" e 2'21". Nessun cambiamento di rilievo nella classifica generale delle due ruote, dove è sempre al comando l'australiano Daniel Sanders (Ktm), oggi undicesimo, con un vantaggio di 16'31" sullo spagnolo Tosha Schareina (Honda) e di 22'24" sul francese Adrien Van Beveren (Honda). Ora la tappa la tappa che potrebbe risultare decisiva per le primissime posizioni, con oltre 300 chilometri competitivi nell'Empty Quarter.
Il pilota spagnolo Nani Roma ha vinto la 10/a tappa del rally Dakar, che ha visto il sudafricano Henk Lategan tornare in testa alla classifica generale. Il Ford Raptor del 52enne spagnolo, che in passato ha già vinto la Dakar sia nelle moto (2004) che nelle auto (2014) ha completato la prova speciale di 120 km tra le dune intorno a Shubaytah in 2 ore 6 minuti e 34 secondi, ottenendo la sua prima vittoria di tappa nel raid dal 2015 a oggi. Il sudafricano Henk Lategan (Toyota) ha preso il comando provvisorio della classifica generale togliendolo al saudita Yazeed Al-Rajhi (Overdrive) che ora ha un ritardo di 2'27". Al-Rajhi ha pagato una situazione di 'insabbiamento' che gli è costata minuti preziosi. "È stato un rally difficile per noi fin dall'inizio, quindi stiamo cercando di avere giornate pulite - ha detto Roma dopo l'arrivo -. Questa mattina eravamo molto veloci, ma poi abbiamo capito che dovevamo rallentare un po'. Siamo contenti per la squadra. La macchina è buona, è solida e lavoriamo bene". Il podio di giornata è stato completato dal brasiliano Lucas Moraes (Toyota) a 18 secondi e dalla saudita Dania Akeel (Taurus) a 1 minuto e 40 secondi. Quest'ultima, laureata in storia moderna, politica e affari internazionali, è passata nel giro di quattro anni dal ruolo di curatrice dei social della Dakar, incarico che ha ricoperto nel 2021, a quello di pilota, "ispirandomi a Jutta Kleinschmidt, la prima donna vincitrice del Rally Dakar. Fu lei che mi disse di non avere paura delle dune e così ho fatto".
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