Due giorni per ripetere l'impresa del 2023, col gradevole fardello emotivo di essere l'assoluta favorita per portare di nuovo a casa la Coppa Davis.
L'Italia, all'indomani del successo contro l'Argentina nei quarti, affila le armi per la semifinale con l'Australia con un occhio all'altra semifinale Germania-Olanda.
Un giorno di valutazione per Filippo Volandri, che ieri a sorpresa ha affidato il doppio, risultato decisivo contro i sudamericani, a Jannik Sinner e Matteo Berrettini, preferendoli ai 'titolari' Simone Bolelli-Andrea Vavassori.
La scelta ha pagato, vista la prestazione offerta dai due amici, ma il capitano dovrà anche decidere se dare fiducia a Lorenzo Musetti, sconfitto malamente nel primo singolare con Francisco Cerundolo, o puntare sulla potenza del romano anche per il singolare.
L'allenamento di tarda mattinata ha visto in campo uno di fronte all'altro Sinner e Berrettini, al quale potrebbe quindi spettare il compito di aprire la contesa di domani affrontando il n.2 degli Aussie, probabilmente Thanasi Kokkinakis (n.77 Atp) che ha fatto bene contro gli Stati Uniti. Il capitano australiano, Lleyton Hewitt, ha però la possibilità di puntare anche su Alexei Popyrin (n.24) e sparigliare le carte pure per il singolare contro Sinner, dato che Alex De Minaur (n.9) con l'italiano ha perso otto volte su otto incontri.
Se poi fosse necessario lo spareggio col doppio, l'Australia dovrebbe riconfermare Jordan Thompson e Matthew Ebden, coppia da prendere con le molle. L'anno scorso, gli azzurri vinsero la Davis proprio contro l'Australia in finale e questa volta, se riuscissero a ripetersi come atteso, metterebbero più di un'ipoteca sul bis.
Poter mettere in campo il n.1 al mondo, che oltretutto sta attraversando un momento di grazia in una stagione già soprannaturale, dà la certezza all'Italia di partire dall'1-0, o anche 1,5-0 considerando un suo impiego nel doppio. Anche se la Davis è come un derby nel calcio, mai del tutto pronosticabile, in Spagna si sta preparando un'altra festa per il tennis azzurro, nel segno di Sinner.
Anche a Malaga come a Torino, il campione azzurro in campo non dà segni di risentire delle ansie per il caso clostebol, nell'attesa che il Tas si pronunci sul ricorso dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada). "
Quello che più lo rende forte è l'aspetto psicologico, affronta qualsiasi difficoltà, quando è in campo è concentrato" ha detto di lui il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, certo che sulla vicenda clostebol "gli atti possano portare necessariamente ad un'assoluzione" del giocatore, sul quale mette "entrambe le mani sul fuoco". A proposito del campione, il ministro ha anche parlato di un'altra questione, legata alla sua residenza nel Principato di Monaco: "Mi piacerebbe che pagasse le tasse qui in Italia, ma lui sta facendo una cosa perfettamente legale - ha sottolineato -. Il punto poi è capire se noi, sempre con una norma, creeremo le condizioni per prevedere che paghi qui quello che paga lì", ha aggiunto. Alla domanda sul perché Sinner dovrebbe allora pagare meno rispetto agli altri italiani, il ministro replica: "Semplicemente perché comunque vive all'estero dieci mesi all'anno, il merito sportivo non c'entrerebbe nulla, sarebbe un modo per far tornare i talenti".
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