Droni in volo per sorvegliare frane pericolose: è accaduto in Umbria, dove il velivolo radiocomandato 'Skyrobotic SF6' ha eseguito i rilievi per la Protezione Civile della Regione Umbria, la prima struttura del genere in Italia ad avere il riconoscimento dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac) per impiegare Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Apr). Tra le frane tenute d'occhio dal drone c'è quella che da quasi un anno blocca la via Flaminia in località San Giovanni Profiamma (Foligno).
Lo rende noto la Roma Drone Conference, la conferenza dedicata ai droni in programma il 24 febbraio a Roma. Il drone 'antifrane' che ha sperimentato la Protezione Civile dell'Umbria ha sei eliche (esacottero), pesa circa 5 chilogrammi ed ha un'autonomia di volo di 40 minuti. E' equipaggiato con un sistema di pilotaggio automatico chiamato SR-5000, in grado di funzionare grazie ai satelliti Gps. Oltre che la sorveglianza delle frane, i droni potranno essere utilizzati in Umbria anche per controllare lo stato di salute dei beni culturali, per la salvaguardia del territorio e la ricerca di dispersi.
Sempre in Italia si prepara a utilizzare i droni anche la Croce Rossa, con il "Progetto SAPR". Quest'ultimo prevede l'attivazione di dieci unità operative in tutta Italia e di una ventina di droni, con altrettanti piloti, per attività di ricerca e soccorso in caso di grandi emergenze, in Italia ma anche durante missioni all'estero. Al servizio della polizia è pronto a volare il drone "FlySecur". Fra i primi a sperimentarli Polizia Municipale di Foligno e Polizia Locale di Alghero, per il controllo del territorio e rilievi negli incidenti d'auto.