Il cielo delle città si prepara ad essere trafficato quanto le strade, proprio come sognavano i pionieri dell'aviazione, i fratelli Wright, agli inizi del '900: droni-postini per il trasporto merci e in futuro anche droni-taxi per i passeggeri, che impongono fin da adesso la pianificazione di regole. A questo scopo, la Nasa si è impegnata a guidare la comunità che lavora al progetto della mobilità aerea urbana (Urban Air Mobility, Uam). "La convergenza fra nuove tecnologie e nuovi modelli di business, nati dalla rivoluzione digitale, sta rendendo possibile esplorare questo nuovo modo in cui persone e merci potranno muoversi nelle città", ha affermato Jaiwon Shin, amministratore associato della Nasa per la ricerca aeronautica.
Tuttavia, ha aggiunto, ci sono ancora molte ricerche e test da eseguire, regole da scrivere, prima che un pacco ci venga consegnato da un drone sul tetto del nostro ufficio. Per esempio i ricercatori di 4 centri di ricerca della Nasa, in California, Ohio e Virginia, hanno identificato i tre punti chiave del progetto, su cui concentrare le ricerche: sicurezza, propulsione elettrica, sviluppo di piccoli aeroporti a decollo verticale (vertiporti). I futuri droni taxi e postini, che voleranno a bassa quota, infatti, dovranno farlo in sicurezza e con sistemi di propulsione non inquinanti e poco rumorosi. Inoltre, avranno bisogno di spazi dedicati a decollo e atterraggio, piazzati in più punti delle città in modo da raggiungere velocemente i clienti.