Amazon collaborerebbe con la polizia statunitense, attraverso le sue telecamere di sicurezza per la casa Ring. A dirlo un report della testata Motherboard che parla di un contratto con oltre 200 dipartimenti di polizia americani.
Secondo i dettagli, gli agenti sarebbero in grado di richiedere i filmati di un dispositivo in caso di indagini, senza un mandato, ma previo il consenso dei proprietari. La notizia è emersa grazie alla condivisione di una mail da parte di un agente di polizia. A questa sono seguite altre documentazioni, compreso un protocollo d'intesa tra Ring e un dipartimento di polizia, datato 25 febbraio.
Secondo la fonte di Motherboard, c'è stata poi una sessione informativa ad aprile con un manager della divisione di Ring in cui gli ufficiali di polizia sono stati addestrati all'uso del portale "Law Enforcement Neighborhood" che consente di consultare una mappa di tutte le posizioni approssimative delle telecamere Ring in un quartiere e di richiedere le riprese direttamente ai proprietari. Uno dei dipartimenti di polizia già coinvolti è quello di Lakeland, in Florida.
"Ogni decisione che prendiamo per i dispositivi Ring riguarda la privacy, la sicurezza e il controllo dell'utente, le forze dell'ordine possono inviare richieste di video quando indagano su un caso ma è sempre richiesto il consenso dell'utente per poter condividere qualsiasi filmato o informazione", spiega Amazon.
L'azienda di Seattle è già finita al centro di polemiche negli Stati Uniti per la collaborazione con le forze dell'ordine su un sistema di riconoscimento facciale chiamato Rekognition, di cui diversi ricercatori hanno messo in dubbio l'accuratezza.
E, anche nel caso dei dispositivi Ring, il sito Cnet mette in dubbio l'accuratezza del sistema, con la polizia "inondata di falsi allarmi e video di persone innocenti".