In Cina, precisamente a Wuhan, la città da cui è partito il coronavirus, è stato aperto un reparto ospedaliero per pazienti non gravi interamente gestito dai robot, che fanno tutto dall'assistenza ai pazienti alla pulizia del reparto. Lo riporta il magazine britannico New Scientist, secondo cui il 7 marzo 200 pazienti con segni precoci di infezione sono stati accompagnati nel 'reparto robotico', allestito in un centro sportivo della città convertito a ospedale.
Il reparto, che prima era gestito da personale umano, è stato allestito per essere diretto dai robot in soli 7 giorni nell'ambito di un test pilota coordinato dall'ospedale Wuhan Wuchang (il nosocomio al centro dei primi sforzi per contenere l'epidemia, il cui direttore, Liu Zhiming, è morto il mese scorso), insieme all'azienda di robotica CloudMinds e a ChinaMobile, azienda di telefonia cinese.
I robot che lavorano nel reparto sono in parte umanoidi - con testa e corpo e ruote al posto delle gambe - in parte sono dei contenitori muniti di ruote. Questi speciali 'camici bianchi' sanno muoversi in totale autonomia nel reparto perché, prima del loro insediamento, gli ingegneri ne hanno mappato ogni angolo e programmato i robot con queste mappe.
Portano farmaci e cibo ai pazienti, i quali sono monitorati dall'esterno dai medici e dagli infermieri (con apparecchi che registrano temperatura, battito cardiaco e altri parametri vitali). Se i pazienti guariscono vengono dimessi, se si aggravano vengono trasferiti in reparti normali. Bill Huang, amministratore delegato di CloudMinds ha dichiarato che il reparto rappresenta un test pilota per iniziative future. "E' il primo reparto cinese interamente gestito da robot - afferma - un'opportunità per testare la capacità di testare la tecnologia".