La variante Omicron incalza negli Stati Uniti e il Covid torna a spaventare gli organizzatori dei grandi eventi. Il galoppare dei contagi sta mettendo in crisi il Consumer Electronic Show (Ces) di Las Vegas, la più grande fiera tecnologica mondiale che parte i primi di gennaio. I principali colossi dell'informatica cominciano a tirarsi indietro, le prime disdette sono arrivate da Amazon, Facebook-Meta, Twitter, Pinterest, AT&T e Nvidia, che prevalentemente terranno eventi solo online. Le grandi società tecnologiche stanno mostrando grande attenzione anche nei rientri al lavoro in presenza e nelle vaccinazioni.
Il Consumer Technology Association (Cta), il gruppo che organizza l'evento, fa sapere su Twitter che resta in piedi, hanno aderito 2200 aziende e che stanno lavorando con esperti di salute per garantire lo svolgimento in sicurezza. T-Mobile, uno degli sponsor del Ces, limiterà la presenza e ha cancellato l'intervento di apertura della kermesse. All'elenco si è poi aggiunta Lenovo. E stanno rinunciando alla presenza anche alcuni media, tra cui la Cnn e il sito specializzato The Verge.
L'edizione 2021 della fiera di Las Vegas si era svolta esclusivamente online, poi ad aprile l'annuncio che l'evento sarebbe tornato in presenza dal 2022. Anche se gli organizzatori richiedeno ai partecipanti di mostrare prova della vaccinazione o un tampone negativo per accedere, la diffusione della variante Omicron ha spinto molte aziende a riconsiderare i loro piani.
Le aziende che saranno comunque in presenza stanno studiando, neanche a dirlo, stratagemmi tecnologici. LG userà dei totem vuoti dove trasmettere i nuovi prodotti, sia tramite la realtà aumentata dello smartphone sia attraverso visori disponibili in loco e sanificati ad ogni passaggio. Più o meno come Tcl, che sarà presente al Ces ma mostrerà le novità in uno stand virtuale interattivo. Ad ogni modo, dal Ces 2022 gli analisti si aspettano di vedere prodotti innovativi, che vengano mostrati o meno dal vivo. Un padiglione sarà rivolto alle soluzioni in ambito medico e per la salute, spinte dal Covid-19. Spazio anche all'Italia con l'Ice che porterà negli Stati Uniti una selezione di 43 startup italiane, pandemia permettendo.
Negli ultimi mesi i big della tecnologia hanno fatto piani aziendali sempre con un occhio ai contagi. Nelle ultime settimane Apple ha posticipato a data da destinarsi il rientro in ufficio inizialmente previsto per febbraio. Amazon ha ripristinato l'obbligo di lavorare con la mascherina all'interno dei magazzini. Mentre Google sta pensando ad una stretta sulle vaccinazioni dei dipendenti, con l'ipotesi di licenziamento per chi non la fa. E Intel ha messo in aspettativa non retribuita tutte le persone che lavorano in azienda e che non si sono ancora sottoposte a vaccinazione.