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Apple, prosegue piano di indipendenza dalle fabbriche cinesi

Dopo gli iPhone in India sarà la volta dei MacBook in Thailandia

(ANSA) - MILANO, 13 OTT - Apple potrebbe espandere la produzione di MacBook in Thailandia, proseguendo nell'obiettivo di rendersi maggiormente indipendente dalla produzione in Cina.
    Lo afferma l'analista, esperto di Apple, Ming-Chi Kuo, secondo cui l'intera gamma di modelli di MacBook Air e MacBook Pro, attualmente assemblata in fabbriche cinesi, si sposterà pian piano verso gli stabilimenti del partner Quanta Computer, che ha già ampliato la sua rete di stabilimenti in Thailandia.
    Kuo sottolinea che Apple prevede di aumentare le spedizioni di prodotti negli Stati Uniti da fabbriche non cinesi entro i prossimi 3-5 anni, ma non è chiaro se ciò includerà i MacBook assemblati in Thailandia. Ad oggi, proprio come avviene per gli iPhone prodotti in India, la maggior parte dei dispositivi è indirizzata al mercato interno mentre è la Cina a rappresentare il luogo principale da cui provengono i vari prodotti venduti a livello internazionale dal colosso americano. Negli ultimi anni, Apple ha ampliato la sua catena di approvvigionamento oltre la Cina, con una parte della produzione che ora avviene negli stabilimenti in India e Vietnam. Per l'analista, tale diversificazione aiuta la compagnia ad evitare rischi come i dazi statunitensi sulle importazioni cinesi e i blocchi che, nei mesi scorsi, hanno rallentato le fabbriche nel Paese, per ultimo quello che ha coinvolto la città di Chengdu a settembre. All'inizio di ottobre, Apple ha richiesto per la prima volta ad alcuni suoi fornitori di avviare la costruzione di AirPods e cuffie del marchio Beats in India. Qui, la collaborazione vedrà lavorare insieme Tata Group con due partner storici della Mela, Pegatron e Wistron. (ANSA).
   

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