A pochi giorni dal lancio ufficiale di Blue, l'abbonamento mensile per gli utenti di Twitter, l'amministratore delegato del social, Elon Musk si lascia sfuggire online la possibilità di un ulteriore livello, più costoso, che nasconderebbe tra i tweet quelli riguardanti annunci e post sponsorizzati. Una mossa che aumenterebbe le entrate per l'azienda, parallele a quelle degli investimenti pubblicitari. "Gli annunci sono troppo frequenti e visibili su Twitter" ha twittato Musk nelle scorse ore, che ha aggiunto "stiamo lavorando per per affrontare entrambi i problemi nelle prossime settimane". Secondo le stime di alcuni analisti, le entrate pubblicitarie di Twitter sono diminuite precipitosamente dall'acquisizione della società da parte dell'imprenditore a ottobre scorso. In una conversazione sotto il suo post originale, il Ceo ha dunque anticipato il possibile arrivo di un abbonamento più costoso, che riporti l'esperienza utente di Twitter più vicina a come era nei primi giorni, ossia senza pubblicità. Per farlo però si dovrà sostenere un prezzo più alto di quello richiesto oggi da Blue. Dal 19 gennaio, Twitter Blue è disponibile negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito sia per chi usa un dispositivo Apple che Android.
Il prezzo da sostenere per accedere a funzionalità esclusive, tra cui la spunta blu "verificata", la possibilità di modificare e annullare i tweet, una modalità di lettura per conversazioni lunghe, è di 11 dollari. Si tratta di circa il 35% in più rispetto ad una sottoscrizione effettuata via web. Twitter non ha mai spiegato il perché della differenza di prezzo anche se questo dipenderebbe dalle commissioni richieste da Google e Apple sui rispettivi negozi digitali, per l'acquisto di servizi aggiuntivi e pacchetti extra. La notizia di un secondo livello di canone per Blue arriva a pochi giorni dalla conferma che il social ha smesso di supportare integrazioni di terze parti, che permettevano di accedere e gestire bacheca e profilo anche da app differenti da quella ufficiale.