(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Proliferano in tutto il mondo i bancomat di Bitcoin, la controversa valuta del web che fa discutere analisti e governi. Da oggi anche nel cuore della Silicon Valley ce n'è uno. Lo ha inaugurato la società Robocoin a Mountain View, luogo in cui hanno sede alcuni dei colossi del web mondiali, Google in testa. Nonostante la bancarotta della piattaforma di scambi Mt.Gox, il fenomeno Bitcoin cresce.
Secondo Business Insider nel mondo due milioni e mezzo di persone possiedono la criptomoneta.
Il bancomat permette a chiunque di aprire un portafogli di moneta virtuale e cominciare a scambiare denaro. All'utente - nel rispetto delle leggi contro il riciclaggio di denaro e per la protezione dei consumatori - viene chiesto un numero di telefono, documento di identità e la scansione del palmo della mano. La Silicon Valley, culla di colossi e di start up del mondo di internet e della tecnologia, ha da tempo messo gli occhi sui Bitcoin: alcuni big spingono per la realizzazione di un'industria finanziaria indipendente e alternativa a quella tradizionale delle banche, più a basso costo.
Robocoin è la società di Las Vegas nota per aver installato il primo bancomat di Bitcoin: a Vancouver, in Canada, a ottobre 2013. Da allora ne ha posizionati anche un altro in Canada, quattro in Texas e ne ha appena spediti dieci Oltreoceano puntando all'Europa e all'Asia. Ed è di qualche giorno fa la notizia del primo bancomat di Bitcoin interamente 'made in Italy', il prototipo è stato presentato a Roma da due giovani startup italiane, CoinCapital e OpenPicus. (ANSA).