Dopo le polemiche degli utenti sull'esperimento di Facebook che ha manipolato le emozioni di un gruppo di suoi iscritti, si muovono anche le istituzioni. Nel Regno Unito è partita una indagine dell'Information Commissioner's Office (ICO), l'equivalente del nostro Garante della Privacy per capire se con questo test il social network ha manipolato i dati personali degli iscritti. Tra le ipotesi, riporta il Financial Times, anche la possibilità di comminare una multa di 500mila sterline. Sono equivalenti a 800mila dollari circa.
L'autorità - sempre secondo le indiscrezioni del quotidiano - ha in programma anche di coordinarsi con il suo omologo irlandese, visto che a Dublino c'è la sede europea di Facebook.
Pochi giorni fa è stato diffuso il risultato di una ricerca, coordinata da Adam Kramer, componente del Data science team dell'azienda di Mark Zuckerberg: l'obiettivo era dimostrare che le emozioni dei nostri amici, espresse sul social network, influenzano quello che pubblichiamo, quindi sensazioni positive o negative. La diffusione dei risultati della ricerca, che si è svolta su 700mila utenti nel 2012 ha provocato polemiche tra gli utenti e ha anche avuto un grande risalto sui media.