Le indagini dell'Fbi hanno accertato che il governo della Corea del Nord e' responsabile dell'attacco informatico alla Sony Pictures. Gli strumenti usati sono simili a quelli utilizzati lo scorso anno per attaccare banche e media in Corea del Sud, secondo quanto si legge in un comunicato diffuso dall'Fbi. "E' un comportamento inaccettabile per uno Stato", aggiunge il Federal Bureau of Investigation.
L'attacco è senza precedenti, ma gli esperti di sicurezza informatica lanciano l'allarme, sostenendo che e' "solo l'inizio". "Il cyber-spionaggio ha raggiunto livelli mai visti prima", dice alla Cnn Denise Zheng, vice direttore del Centro per gli studi strategici e internazionali. E i dati sembrano confermare tali preoccupazioni: secondo un recente rapporto dell'amministrazione Obama, lo scorso anno ci sono stati 61 mila attacchi informatici e violazioni della sicurezza nei confronti dell'intero governo federale. E secondo un altro studio del Government Accountability Office, il numero degli incidenti che hanno coinvolto le agenzie governative è salito del 35% dal 2010 al 2013, passando da 34 mila a 46 mila.
Dopo le minacce informatiche e di terrorismo "in stile 11 settembre" da parte del gruppo Guardiani della Pace, Sony ha cancellato l'uscita del film-satira sulla Corea del Nord 'The Interview'. E i titoli della società nipponica hanno perso terreno in Borsa. Il danno dello stop alla pellicola con James Franco e Seth Roger è quantificato fino a 100 milioni di dollari come mancati introiti, in base a stime di settore.
Dal Brasile lo scrittore Paulo Coelho offre 100 mila dollari per i diritti del film cancellato da Sony. "In questa maniera voi recuperate lo 0,01% del vostro budget e io posso dire 'no' alle minacce terroristiche", ha scritto l'autore di 'L'Alchimista' su Twitter. Se Sony accetterà la proposta, lui pubblicherà gratuitamente la visione della pellicola sul suo blog.