Google delude. I ricavi nel quarto trimestre crescono 'solo' del 15% a 18,1 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 18,46 miliardi di dollari. L'utile netto è salito a 4,76 miliardi di dollari dai 3,38 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2013. Vola invece Amazon con una trimestrale sopra le attese. L'utile netto cala meno del previsto a 214 milioni di dollari. I ricavi salgono del 15% a 29,3 miliardi di dollari. E i titoli Amazon salgono dell'8%.
"Quando abbiamo aumentato lo scorso anno i prezzi dell'abbonamento Prime eravamo fiduciosi nel fatto che i nostri clienti avrebbero continuato a trovarlo conveniente. E i dati lo dimostrano" afferma l'amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, sottolineando che "continueremo a lavorare per i clienti Prime". Gli abbonamenti a pagamento a Prime sono saliti del 53% lo scorso anno, quando ha investito 1,3 mld di dollari in prime Instant Video.
"I ricavi del 2014 di Google sono stati 66 miliardi di dollari, il 19% in più rispetto all'anno precedente. E in questo trimestre sono stati 18,1 miliardi nonostante i venti contrari dei cambi" mette in evidenza il chief financial officer di Google, Patrick Pichette. Google si aggiunge così all'elenco delle aziende americane sulle quali l'andamento dei tassi di cambio si è fatto sentire. I timori sul rallentamento della crescita dei ricavi sono stati il motivo maggiore che ha calare il titolo Google negli ultimi mesi, quando è sceso del 7%.
Google ha speso molto per mantenere la crescita. Le spese operative nel quarto trimestre sono state 6,78 mld di dollari, il 37% dei ricavi, in aumento rispetto a 5,03 mld di dollari del 2013.