La "social tv", cioè i commenti sui programmi televisivi fatti dagli utenti dei social network, entra sempre di più nell'indice degli ascolti, andando a decretare il successo o l'insuccesso di talent e telefilm. Nielsen ha infatti annunciato l'espansione del suo "Twitter TV Ratings", lo strumento con cui finora ha misurato l'attività e l'audience delle conversazioni su Twitter relative a quel che passa sul piccolo schermo, al miliardo e mezzo di persone che usano Facebook.
La novità che scruta il "secondo schermo" - quello di smartphone, tablet e pc, acceso mentre si guarda la tv - si chiama "Social Content Ratings". Prenderà il via nella prima metà di quest'anno in Usa, Italia, Australia e Messico, e più in là inizierà a monitorare anche le attività su Instagram.
L'analisi di post, like e conversazioni è più semplice su Twitter, dove i cinguettii sono quasi sempre pubblici e marcati da un hashtag, mentre è complicata su Facebook, dove chi sta fuori non può vedere cosa stiamo pubblicando a meno che non decidiamo di aprire a tutti i nostri contenuti.
Per bypassare l'ostacolo, Facebook fornirà a Nielsen le conversazioni sui programmi tv, in forma aggregata e anonima, tra cui i post condivisi con amici e familiari. La privacy degli utenti sarà comunque rispettata: il messaggio privato inviato a un amico resterà tale, ma se si scriverà il proprio apprezzamento per un trasmissione sulla bacheca di un amico, quel post entrerà nel conteggio, così come i like, i commenti e le condivisioni che riceverà.