Facebook ribadisce che non c'è discriminazione politica nella scelta delle notizie ma cambierà il modo in cui verranno selezionate le news nei Trending Topics - la sezione della piattaforma al centro di una polemica con i conservatori statunitensi - eliminando i mille siti che usa per individuare i temi più caldi. E' questo in sostanza il contenuto di una lettera scritta da Colin Stretch, general counsel di Facebook, a pochi giorni dall'incontro tra Mark Zuckerberg ed un gruppo di conservatori.
La lettera è indirizzata a John Thune, senatore repubblicano, capo della Commissione commercio del Senato americano che il 10 maggio scorso ha chiesto chiarimenti al fondatore di Facebook dopo le rivelazioni di Gizmodo. Il blog tecnologico ha pubblicato la testimonianza di un ex curatore della sezione Trending Topics che aveva parlato di censura delle notizie della destra americana.
"La nostra indagine interna non ha escluso completamente la possibilità di azioni improprie e isolate. Per ridurre al minimo i rischi derivanti dal giudizio umano stiamo facendo una serie di miglioramenti", scrive Colin Stretch specificando che la piattaforma non farà più affidamento ai media usati fino ad ora per individuare i 'temi caldi'. Questo significa che sarà eliminare la lista dei mille siti web finora consultata, così come anche i feed RSS che sfruttava per i suoi algoritmi.
La risposta soddisfa il senatore John Thune: "Ora sappiamo che il sistema utilizza anche il giudizio umano e non è solo un processo automatizzato, più di quanto precedentemente riconosciuto. Facebook ha riconosciuto i limiti degli sforzi messi in campo per mantenere il sistema di informazione completamente libero da potenziali pregiudizi, cosa che conferisce maggior credibilità ai suoi risultati".