ROMA - In Italia sono circa 11 milioni i Millennials, generazione 'simbolo' nata tra gli anni Ottanta e il Duemila che sta segnando il passaggio alla società digitale. Grandi utilizzatori dei social network (il 76%), sullo smartphone trascorrono mediamente 2 ore e 41 minuti al giorno.
Abbastanza disillusi sul futuro, il 48% ritiene indispensabile l'aiuto economico dei genitori per mettere su famiglia. Sono i dati del Rapporto Italia Eurispes 2017. Per i giovani di questa fascia d'età che sta online 66 minuti e 34 secondi al mese, non è da sottovalutare neanche la tv che guardano per ben 4 ore 25 minuti al giorno. Se da una parte i Millennials sono molto esperti di tecnologia, dall'altra hanno difficoltà a pianificare il loro futuro finanziario. In particolare per il 45% di loro risparmiare rappresenta un grande sacrificio, mentre il 40% si dichiara sfiduciato circa la possibilità di percepire in futuro uno stipendio simile a quello dei propri genitori.
Se avesse dunque del denaro, il 48% dei 16-17enni risparmierebbe per comperare beni di consumo, il 64% dei 18-24enni lo utilizzerebbe per rendersi autonomo dai genitori andando a vivere da solo; il 59% dei 25-34enni, invece, si preoccuperebbe del futuro e risparmierebbe per proteggersi dagli imprevisti. Riguardo il lavoro il 56% dei Millennials dichiara di escludere a priori aziende che non operano in modo sostenibile e il 49% ha rifiutato incarichi in contrasto con la propria etica professionale. I Millennials - spiega inoltre il rapporto - sono un target dinamico ed esigente in termini di acquisti: per il 79% i marchi dovrebbero costantemente innovare i propri prodotti; mentre il 49% ritiene che la comunicazione, se mirata ed intelligente, può diventare un asset strategico per la marca.
Eurispes ricorda infine che entro il 2020 questa fascia d'età costituirà il 25% della popolazione di Europa e Stati Uniti.