ROMA - Più trasparenza sugli annunci pubblicitari, in particolare quelli politici. In pieno dibattito sul Russiagate, Twitter "dalle prossime settimane" e a partire dagli Usa, darà il via ad un 'transparency center' che offrirà più chiarezza agli utenti sugli inserzionisti che investono sulla piattaforma, dettagli sugli annunci e la possibilità da parte degli utenti di inviare un loro parere al social network.
In particolare, l'attenzione è rivolta agli annunci politici, cioè quelli che "si riferiscono ad un candidato in particolare".
"Richiederemo che gli inserzionisti elettorali identifichino le loro campagne come tali", spiega Twitter aggiungendo che le inserzioni politiche saranno chiaramente identificate da una dicitura. Nel 'transparency center' ci sarà poi una sezione speciale che include tutti gli annunci politici attivi in un dato momento sul social network, la pubblicazione della spesa totale della campagna pubblicitaria e anche l'identità dell'organizzazione che finanzia la campagna.
"Per chiarire quando un utente vede o interagisce con un annuncio elettorale - spiega Twitter in un post ufficiale - ora richiederemo che gli inserzionisti elettorali identifichino le loro campagne come tali. Modificheremo anche l'aspetto di questi annunci, includendo un indicatore visivo di un annuncio politico". La piattaforma spiega inoltre che sta aggiornando le norme per le inserzioni elettorali, "includendo requisiti più severi su chi può fornire questi annunci e introducendo sanzioni più forti per gli inserzionisti che violano le norme".
"Queste novità - spiega il social network - saranno operative prima negli Stati Uniti e poi gradualmente in tutto il mondo. Condivideremo i progressi lungo il percorso, pubblicamente". I dirigenti di Facebook, Twitter e Alphabet (la casa madre di Google) sono stati infatti invitati a testimoniare sul Russiagate al Congresso degli Stati Uniti per riferire sulla ingerenza russa nelle elezioni presidenziali Usa del 2016. Twitter ha reso noto di aver identificato e sospeso circa 200 account legati alle stesse organizzazioni russe che hanno acquistato annunci pubblicitari su Facebook con l'obiettivo di condizionare la campagna elettorale dello scorso anno.