"È tempo di cambiamenti significativi non solo nelle politiche, ma anche nella leadership della società": con una lettera aperta, una trentina di associazioni per i diritti civili si rivolgono al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e al numero 2 della società Sheryl Sandberg, chiedendo di fare un passo indietro. Tra queste - come riporta il Guardian - ci sono il Southern Poverty Law Center, Muslim Advocates, Equality Labs e MoveOn.org.
"È chiaro - scrivono - che l'attuale gruppo dirigente non è in grado di affrontare adeguatamente le valide preoccupazioni sui diritti civili, è tempo di cambiamenti significativi". In particolare, nel loro appello, le associazioni fanno riferimento ad una inchiesta del New York Times del 14 novembre scorso che rivelava come il social aveva ingaggiato una società di pubbliche relazioni per screditare i suoi detrattori e George Soros.
"Sebbene Facebook abbia avuto tempo e opportunità per risolvere i problemi della sulla piattaforma non ha cambiato il modo di fare il suo business", concludono le organizzazioni nella lettera. E' di poche ore fa la notizia del rapporto commissionato dal Senato Usa, e anticipato dal Washington Post, riguardante la massiccia campagna di disinformazione condotta dalla Russia negli Stati Uniti attraverso profili falsi aperti sulle piattaforme di tutti i big del web, compresi Facebook, Twitter, Youtube, Microsoft ma anche Instagram, Yahoo! e Tumblr.