"Quando si parla di internet e minorenni pensare di vietare non è realistico". È quanto afferma Carla Garlatti, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, in vista del 'Safer Internet Day' che si terrà il 7 febbraio Officine Farneto di Roma con il titolo 'Together for a better internet', organizzato dal consorzio Generazioni connesse. "Occorre garantire - sostiene - una navigazione sicura e assicurare i diritti dei minorenni connessi all'uso della rete. Faccio riferimento al diritto all'espressione, alla libertà di opinione e quella di ricercare, ricevere e divulgare informazioni e idee indipendentemente dalle frontiere. A questo va aggiunto quello di accedere a informazioni e a materiali provenienti da varie fonti, specie quelli che promuovono il benessere sociale, spirituale e morale, oltre che la salute fisica e mentale". Secondo Garlatti, "in questo senso rendere sicuro internet significa assicurare ai ragazzi una risorsa preziosa. A livello normativo occorre ad esempio introdurre una sorta Spid per minori per la verifica dell'età di accesso alle app e ai social ed è necessario arginare, anche attraverso la co-regolazione con i provider, la sovraesposizione online dei minorenni. Ci sono poi pericoli non troppo avvertiti: i furti di identità, l'appropriazione delle immagini dei bambini per la produzione di contenuti pedopornografici e la profilazione, che ingabbia i minorenni in un mondo chiuso di interessi, idee e notizie. A ciò vanno aggiunte iniziative di educazione e sensibilizzazione, anche e soprattutto per gli adulti, che in alcune occasioni favoriscono, con le loro condivisioni in rete, la formazione di una cultura della sovraesposizione. Adulti che a volte si rendono protagonisti di comportamenti contradditori, come quello di proibire il cellulare a tavola o in classe mentre contemporaneamente loro stessi ne fanno uso nei medesimi contesti". (ANSA).