Apple stupisce puntando, per la prima volta, sul low cost. Almeno stando a quanto riporta il sito Recode, secondo cui l'abbonamento mensile a Beats Music, il servizio di musica in streaming acquistato da Cupertino per 3 miliardi di dollari, potrebbe scendere a 5 dollari rispetto agli attuali 10, il prezzo medio di servizi analoghi. Tra questi c'è Spotify, che ha appena iniziato a offrire uno sconto del 50% (da 10 a 5 dollari) ai familiari di un abbonato che vogliano a loro volta abbonarsi.
Per Beats Music il costo annuale scenderebbe così da 120 a 60 dollari, che è esattamente la cifra spesa dai migliori acquirenti dell'iTunes Store di Apple per comprare album e brani musicali, scrive Recode. In sostanza, il ragionamento con cui la Mela punterebbe a convincere l'industria musicale ad abbassare i prezzi è il seguente: se il costo dei servizi in abbonamento scende a quella cifra, ogni acquirente di brani musicali che passa allo streaming genererebbe le stesse identiche entrate per le etichette discografiche. E, cosa più importante, il mercato degli abbonati potenziali diventerebbe molto più ampio.
Agli inizi di ottobre era stato sempre Recode a rivelare l'esistenza, mai confermata ufficialmente, di una trattativa fra Apple e le case discografiche. Il modello di business vigente prevede che le etichette ricevano un pagamento per ogni brano ascoltato sui servizi in streaming.