Potrebbe esserci il governo cinese dietro a un nuovo attacco che ha preso di mira gli utenti cinesi di iCloud, la nuvola di Apple - nelle scorse settimane al centro delle polemiche per il furto di foto osé di celebrità - in cui si archivia di tutto, dai messaggi ai documenti. Ad accusare direttamente l'esecutivo è Greatfire.org, un gruppo che monitora la censura cinese del web. Secondo il sito l'attacco è volto a rubare username e password degli utenti allo scopo di avere accesso ai dati archiviati su iCloud e ospitati su server Usa.
La tipologia di attacco si chiama 'man in the middle', in cui gli hacker frappongono un loro sito tra l'utente e il server di iCloud. In sostanza viene creato un falso sito, identico a quello di Apple, su cui gli utenti vengono dirottati. Provando ad accedere alla 'nuvola' tramite browser occidentali come Chorme o Firefox, l'utente viene avvisato di un potenziale rischio sicurezza, avviso non presente se si usa il browser cinese Qihoo. Secondo Greatfire.org, la prova che il mandante sia il governo cinese sarebbe il fatto che il sistema poggia sul firewall governativo.
''È chiaramente un attacco ad Apple per rubare username e password degli utenti, e di conseguenza tutti i dati archiviati su iCloud come messaggi, foto e contatti'', scrive il gruppo sul suo sito. A differenza del recente attacco a Google, prosegue, questo è su scala nazionale e ha coinciso con il lancio dell'iPhone 6 nel Paese, venerdì scorso.