Apple Pay, il sistema di pagamenti via iPhone disponibile negli Stati Uniti, è stato colpito da un'ondata di pagamenti fraudolenti in cui sono stati usati dati di carte di credito rubati di recente nella grande distribuzione. Lo riporta, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, il Wall Street Journal, citando fonti anonime. Circa l'80% delle transazioni illecite hanno riguardato prodotti costosi, e ben rivendibili, acquistati negli stessi negozi della Apple.
Il sistema Apple Pay, precisa il quotidiano, non è stato vittima di un attacco hacker. I truffatori hanno semplicemente inserito negli iPhone i dati rubati delle carte di credito, e in seguito hanno fatto acquisti tramite lo smartphone, senza bisogno di esibire le card alla cassa.
I dati delle carte di credito sono stati sottratti con attacchi informatici a negozi come Home Depot e Target. Home Depot a settembre ha reso noto che 56 milioni di carte potrebbero essere state compromesse a seguito di un attacco informatico ai suoi terminali protrattosi per cinque mesi. Alla fine del 2013 un attacco simile a Target aveva interessato 40 milioni di card.
Nei giorni scorsi, esperti del settore avevano lanciato un allarme sull'Apple Pay ponendo l'accento sulle responsabilità delle banche, che avrebbero verificato e autorizzato in modo poco scrupoloso l'aggiunta di carte di credito sugli iPhone degli utenti.