"Un sistema di tracciamento dei contatti Bluetooth, in qualsiasi parte del mondo, non è pronto a sostituire il tracciamento manuale dei contatti", quello fatto con test e personale sanitario: ne è convinto Jason Bay, direttore del servizio digitale di Singapore, uno dei primo posti al mondo dopo Cina e Corea del Sud ad aver usato un'app per il tracciamento dei contagi.
Bay, in un lungo post pubblicato online, osserva che l'intelligenza artificiale non può cogliere le sfumature che i lavoratori umani possono fare, come i falsi positivi e i falsi negativi e che l'app adottata a Singapore che si chiama TraceTogether è stata progettata per integrare il tracciamento manuale e non per sostituirlo. In Israele, ad esempio, è accaduto che una donna è stata costretta alla quarantena perché un'app ha erroneamente creduto fosse stata in contatto con il suo partner quando invece lo aveva solo salutato dalla finestra.
"L'esperienza di Singapore suggerisce che il tracciamento dei contatti dovrebbe rimanere un processo sostenuto dall'uomo - afferma Bay - Comporta una serie serrata di conversazioni difficili e piene di ansia, nel rispetto della privacy del paziente, e può fornire una guida sui passi successivi da compiere". L'app usata a Singapore si basa sulla tecnologia Bluetooth; nonostante la massiccia campagna informativa del governo solo una persona su sei l'ha scaricata.