"Le valutazioni fatte ieri dal presidente del Consiglio vanno nella direzione giusta, cioè di un utilizzo della tecnologia che fa parte di una strategia più complessa. Ma non basterà tracciare i contatti senza un intervento efficiente del sistema sanitario e test diagnostici puntuali. Se non si fanno i tamponi immediatamente dopo aver individuato i potenziali infetti, è tutto inutile.
Il fondamento di questo sistema è la fiducia. Per raggiungere una percentuale molto alta di adesione, i cittadini devono avere grande fiducia, non ci può essere improvvisazione da parte di regioni, province, comuni". E' il punto di vista del Garante per la Privacy, Antonello Soro, intervistato questa mattina da Radio Capital.
Per Soro, "la scelta condivisa di una tecnologia bluetooth, che misura i contatti ravvicinati, va nella giusta direzione. Sarà bene che questo avvenga con l'invasività minore possibile rispetto alla vita privata dei cittadini. Conta molto la fiducia, se questa app viene percepita come obbligo non gradita, a quel punto il cittadino lascia lo smartphone a casa e viene meno qualunque efficacia di questa strategia".