Per la app Immuni "siamo alle battute finali. Abbiamo fatto un lavoro molto accorto e ci auguriamo che il massimo numero di italiani possa decidere volontariamente come previsto dalla norma, di scaricare questa app e sarà uno strumento in più, un pezzo di una strategia più complessiva del governo". Lo ha detto a Sky tg il ministro della Salute Roberto Speranza: "C'è un confronto in corso con le regioni che - ha aggiunto - avranno un ruolo determinante".
"La Regione Liguria è e rimane disponibile ad approfondire tutti i temi di contrasto al Covid con il Governo, ove questi possano risultare utili ai cittadini liguri e al paese. Dopo gli opportuni approfondimenti, le decisioni circa la App Immuni verranno quindi prese con leale collaborazione istituzionale nel solo interesse dei cittadini della Liguria", è scritto in una nota della Regione, tra quelle in ballo per la sperimentazione dell'app, dopo che l'assessora alla sanità Sonia Viale e vicepresidente si è espressa in modo contrario.
"Nei fatti - aggiunge la nota - dopo un approfondimento tenutosi ieri in sede di Conferenza delle Regioni, non esaustiva, non è ancora chiaro se vi saranno le condizioni e neppure quando potrà partire tale sperimentazione - prosegue la nota di Regione Liguria -. Non sono ancora chiari infatti ne' i procedimenti, ne' gli impegni, ne' il reale utilizzo della App stessa. Al momento non sono ancora neppure cominciati gli incontri tecnici per verificare la compatibilità di tale idea. Così come, almeno stando a quanto si legge, è ancora in corso un dibattito politico-parlamentare sulla compatibilità del sistema con le leggi sulla privacy vigenti nel nostro paese", conclude la nota della Regione Liguria.
La Puglia sarà tra le prime regioni di Italia a sperimentare la app 'Immuni'. Lo comunica la Regione in una nota in cui il professor Pier Luigi Lopalco, dirigente del coordinamento per le emergenze epidemiologiche della Puglia, evidenzia che la app "potrà essere uno strumento a supporto delle attività di contact tracing svolte quotidianamente dai Dipartimenti di Prevenzione nella lotta all'epidemia da Covid 19". "Ci hanno comunicato che per poter prendere il via - aggiunge - le funzionalità della app sono state sottoposte a una valutazione da parte del Garante della Privacy. La tecnologia utilizzata non consentirà in alcun modo di risalire ad informazioni sensibili dell'utilizzatore e per questo motivo è stata anche esclusa la funzionalità di localizzazione geografica".