L'uso delle criptovalute in Italia è aumentato nell'ultimo anno del 23%, una crescita che pone l'Italia come sesto mercato più rilevante in Europa e 51esimo a livello globale. Sono alcuni dei dati del nuovo rapporto Global Crypto Adoption Index, pubblicato periodicamente dalla società Chainalysis, che misura l'adozione e gli investimenti fatti in criptovalute, una ampia serie di monete digitali le cui transazioni sono generalmente protette da protocolli blockchain.
Il nuovo rapporto conferma l'importanza dell'Europa nell'intero settore degli investimenti nelle monete digitali con oltre 1,3 trilioni di dollari scambiati in criptovalute da luglio 2021 a giugno 2022. La sola Europa occidentale contiene 6 dei 40 più grandi utilizzatori di criptovaluta: Regno Unito (17), Germania (21), Francia (32), Spagna (34), Portogallo (38), mentre l'Italia si posizione al 51esimo posto al mondo, sesto mercato della regione e una crescita del 23% nell'ultimo anno, inferiore solo a Germania e Spagna.
"Questi dati - ha commentato all'ANSA Nicola Buonanno, Semea Sr regional director, Chainalysis - testimoniano la crescita costante dell'adozione delle criptovalute in Italia e confermano l'opportunità che blockchain e criptovalute offrono alle imprese per migliorare l'inclusione finanziaria, creare nuove possibilità commerciali e supportare il progresso dell'economia digitale".
Per l'Italia un aspetto rilevante è quello più specifico degli investimenti in criptovalute nel settore del gaming e degli Nft, che occupano ben il 30% del traffico di moneta virtuale: "La popolarità del metaverso e del settore blockchain-based gaming riflette il forte interesse del mercato italiano verso gli Nft. I due settori - ha proseguito Buonanno -hanno comportamenti correlati perché gran parte dei casi d'uso correlati al mondo del gaming attualmente coinvolge la vendita di asset NFT in-game".