Non ci sarà alcun limite di giorni al roaming gratuito in Ue da quando entrerà in vigore il 15 giugno dell'anno prossimo. A valere per evitare abusi, come per esempio l'uso di una sim lettone a basso costo in modo permanente in Germania dove i prezzi sono ben più alti, varrà il principio di residenza sotto il monitoraggio degli operatori tlc. In caso questo ultimi individuassero anomalie o abusi potranno intervenire. È la nuova proposta presentata dal vicepresidente della Commissione Ue Andrus Ansip e dal commissario Guenther Oettinger dopo quella ritirata una decina di giorni fa dal presidente Juncker che prevedeva almeno 90 giorni gratuiti e copriva già il 99% dei casi di roaming.
Il nuovo approccio che garantirà il roaming gratuito e illimitato in Ue - quindi chiamate, sms e dati allo stesso prezzo che a casa - per evitare abusi, sarà quindi basato sul "principio di residenza o di legami stabili" con lo stato membro dell'operatore di cui si è comprata la carta sim. Sono quindi inclusi i lavoratori o studenti transfrontalieri, gli Erasmus e gli espatriati presenti però in modo frequente nel loro paese d'origine.
Esempi di abusi nell' 'uso equo' del roaming e quindi suscettibili dell'imposizione da parte degli operatori tlc di extra costi sono la presenza di traffico nazionale insignificante rispetto a quello in roaming, lunga inattività di una sim associata con l'uso quasi esclusivo in roaming, abbonamenti e uso di carte sim multiple in roaming da parte dello stesso utente. I sovraccosti saranno comunque limitati al prezzo all'ingrosso che gli operatori pagano tra di loro per fornirsi gli stessi servizi di roaming, che la Commissione ha proposto a 4 centesimi al minuto per le chiamate, a 1 centesimo per gli sms e a 0,85 centesimi per Megabyte.
Spetterà quindi agli operatori monitorare i movimenti dei propri consumatori e avvertirli in caso riscontrassero problemi. Spetterà sempre agli operatori mettere in piedi un meccanismo per gestire i litigi e le dispute legali. I fornitori dei servizi tlc, però, se vedranno messo a rischio il proprio modello di business nazionale a causa del roaming illimitato dovranno allertare il garante nazionale per le tlc e potranno derogare alle regole Ue e imporre di nuovo a tutti i loro clienti il roaming a pagamento, nel rispetto del tetto massimo proposto dalla Commissione.
"Se i modelli di viaggio all'estero restano così come sono ora non dovrebbero esserci problemi per gli operatori" ma, ha già avvertito Ansip, "ci sono già due minoranze di blocco tra gli stati membri, quelli del Nord e quelli del Sud". La proposta, per diventare effettiva, deve ricevere il loro via libera.