ROMA - Dopo i trent'anni del primo collegamento a Internet in Italia, il nostro paese si appresta a celebrare un'altra ricorrenza digitale: i trent'anni dei domini '.it', una finestra importante per il Made in Italy e le piccole e medie imprese italiane, oggi insidiata dagli spazi offerti dai social network come Facebook. In questi tre decenni l'Italia ha raggiunto quota 3 milioni di domini registrati, piazzandosi al quinto posto nell'Ue e al decimo nel mondo.
"Le aziende con partita Iva in Italia sono circa 8 milioni, quelle attive sono 6 milioni. Noi abbiamo 3 milioni di domini '.it' registrati. C'è un ritardo culturale", spiega all'ANSA Domenico Laforenza, direttore del Registro .it e dell'Istituto Informatico e Telematico (Iit) del Cnr. Solo per fare un esempio, l'Olanda ha meno popolazione dell'Italia ma il doppio dei domini registrati.
Laforenza è stato tra i pionieri di Internet in Italia: era un giovane tecnico della sala macchine del Cnuce-Cnr di Pisa quando fu lanciato nell'aprile 1986 il primo segnale Internet verso gli Usa. L'anno dopo, dicembre 1987, ha visto la nascita del Registro dei domini '.it', allora scritto a mano. Il primo dominio registrato in Italia fu quello del Cnuce-Cnr di Pisa (cnuce.cnr.it), il primo milione di domini è stato registrato nel 2005. Nel 2016 si è arrivati al traguardo dei 3 milioni.
"Il governo deve continuare una politica di sensibilizzazione del digitale, ma ci vogliono investimenti", osserva Laforenza che aggiunge: "Anche in questo campo abbiamo pagato una mancanza di stabilità, ho conosciuto almeno quattro agenzie che si sono occupate di digitale e altrettanti 'digital champions'. Ma non c'è continuità, gli obiettivi vecchi non si perseguono". "Per aiutare le piccole e medie imprese - conclude Laforenza - avremo uno spazio all'Internet Festival di Pisa (si svolgerà dal 5 all'8 ottobre, ndr) con specialisti che di web marketing e web reputation che insegnano come usare Internet al meglio per potenziare il proprio business".