Huawei ricorre a tutti i mezzi pur di riallacciare rapporti con i diversi paesi del mondo. In Nuova Zelanda, dove la sua infrastruttura di rete e' stata esclusa, l'azienda cinese ha comprato una pagina di annunci nei principali giornali. "Il 5G senza Huawei e' come il rugby senza gli All Blacks", scrive alludendo alla popolare squadra, nota per le sue danze pre-partita. Nell'appello Huawei fa anche presente che la scelta di escluderli potrà danneggiare gli utenti che perderebbero l'occasione di usare una tecnologia avanzata e pagare di meno.
Dopo il boicottaggio chiesto da Donald Trump, altri paesi hanno no seguito l'esempio degli Stati Uniti tra cui, appunto, Nuova Zelanda, Australia, Giappone, che hanno escluso la compagnia cinese dalle infrastrutture di 5G. Altri alleati degli Usa, come Gran Bretagna, Germania, Francia e Belgio, sono propensi a farlo, così come la Norvegia che sta esaminando il dossier.
Intanto, l'amministrazione Trump sta finalizzando l'ordine esecutivo che vieta alle aziende di telecomunicazioni negli Stati Uniti di usare apparecchiature cinesi per la realizzazione delle reti wireless di prossima generazione, le reti 5G. Lo riporta il New York Times, sottolineando che il presidente Donald Trump e' stato aggiornato sul divieto e che l'ordine potrebbe essere emesso nei prossimi giorni. L'ordine, allo studio da mesi, punta a prevenire che le societa' cinesi come Huawei guadagnino l'accesso al 5G.