Il mercato europeo degli smartphone ha chiuso il 2018 con consegne in calo del 4%, a quota 197 milioni di dispositivi, ma non tutte le aziende hanno perso terreno. I costruttori cinesi, Huawei in testa, sono cresciuti, e l'anno scorso circa un terzo (32%) degli smartphone venduti in Europa avevano un marchio cinese. A fornire i dati sono gli analisti di Canalys.
"La situazione politica tra le società cinesi e il governo degli Stati Uniti ha avvantaggiato i consumatori europei", spiega l'analista Ben Stanton. "Gli Usa stanno spingendo le aziende cinesi a investire in Europa invece che nel loro Paese.
Il mercato europeo è maturo, ma i marchi cinesi hanno l'opportunità di scalzare gli incumbent del mercato", grazie anche ai prezzi competitivi.
Nel 2018 Samsung resta il brand più venduto, con 61,6 milioni di smartphone, perde oltre il 10%. Apple registra un calo del 6%, a 42,8 milioni di iPhone. A tallonarla è Huawei, terza con 42,5 milioni di smartphone grazie a un incremento del 54%. Al quarto posto c'è un'altra cinese, Xiaomi, mentre al quinto si trova la Hmd Global, produttrice di smartphone a marchio Nokia.
A livello geografico la situazione è variegata. In Europa occidentale nel 2018 si è registrato un calo dell'8% a 128 milioni di unità, la cifra più bassa riportata dal 2013 in poi.
La flessione ha interessato Paesi come la Germania e il Regno Unito, ma nonItalia e Spagna. Parte del declino è stato compensato, a livello economico, dall'aumento dei prezzi di vendita degli smartphone 'top' di Apple, Samsung e Huawei. In Europa centro-orientale il mercato ha invece continuato a crescere, con un +5% nel 2018 a quota 68 milioni di unità. In Russia l'incremento è stato del 14%.