L'authority francese per la concorrenza ha inflitto a Google una multa di 150 milioni di euro per abuso di posizione dominante. Nel mirino di Parigi ci sono, in particolare, le condizioni imposte dal colosso Usa agli inserzionisti che ricorrono ai servizi pubblicitari di Google Ads. Per il gendarme transalpino della concorrenza, queste condizioni sono "opache e difficilmente comprensibili". Il gruppo Usa è inoltre accusato di applicarle in modo "iniquo e aleatorio".
Google dichiara di essere "in disaccordo" con la decisione dell'authority francese e prevede di "fare appello": è quanto si legge in un blogpost di Maria Gomri, direttrice giuridica di Google France. L'authority di Parigi ha "assunto oggi una decisione contro l'applicazione delle nostre regole Google Ads che, a nostro parere, rende piu' difficile la protezione degli utenti francesi contro pratiche ingannevoli che sono, tra l'altro, oggetto di vigilanza da parte delle stesse autorità francesi", deplora la responsabile, aggiungendo che tra le priorità di Google c'è proprio la "tutela degli utenti" dalle
"pubblicità o siti web ingannevoli, inappropriati o dannosi".
Per Google, la decisione dell'antitrust francese "riguarda principalmente", un'azienda francese che a suo avviso ha una "lunga storia di dubbie pratiche. Nel 2014 - precisa Maria Gomri - Gibmedia diffondeva pubblicità per siti web, come servizi di elenco o previsioni meteo, e praticava condizioni ambigue di fatturazione per l'accesso a queste informazioni. Queste pratiche nuocciono agli utenti francesi e violano chiaramente le nostre regole pubblicitarie. Di conseguenza, abbiamo sospeso i conti pubblicitari di Gibmedia, come avviene in tanti casi".