Il Regno Unito è pronto a bandire l'uso della tecnologia cinese Huawei nella sua rete 5G già quest'anno per motivi di sicurezza: una vera e propria inversione a 180 gradi da parte del premier Boris Johnson, che a gennaio aveva consentito al colosso orientale delle telecomunicazioni di svolgere un ruolo limitato nella nuova rete mobile britannica, sfidando le pressioni degli Stati Uniti per tagliare fuori la società di Pechino.
A far cambiare idea al governo di Londra potrebbe ora essere uno studio che sarà presentato a Johnson questa settimana dall'agenzia governativa che si occupa di comunicazione e intelligence, la Gchq. La quale avrebbe riconsiderato la garanzia fornita a suo tempo sulla sicurezza delle tecnologie del colosso asiatico. Secondo il nuovo parere le sanzioni statunitensi imposte a Huawei costringeranno infatti la società a utilizzare una tecnologia cinese "non affidabile".
La notizia per ora è soltanto un'indiscrezione, riportata dal Sunday Telegraph e dal Sunday Times e confermata anche da altri media britannici, su cui il governo Johnson non ha voluto rilasciare commenti ufficiali. Non è tardata invece ad arrivare la replica piccata di Huawei, per bocca del suo responsabile dei media internazionali, Paul Harrison. La società ha accusato Londra di "farsi dettare le politiche dall'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump". Gli Usa, secondo il gigante delle tlc cinese, stanno semplicemente "lottando per recuperare la posizione di mercato" sul 5G rispetto al "leader globale" Huawei. Senza "fornire prove a sostegno delle loro infinite accuse".