"Abbiamo ampliato il nostro supporto a Project Shield per proteggere i siti di oltre 200 enti governativi ucraini e testate giornalistiche. Le preoccupazioni per la sicurezza informatica non si limitano alle zone di guerra: oltre l'80% degli americani afferma di essere preoccupato per la sicurezza e la privacy dei propri dati online". Lo ha detto Google nel corso della Conferenza degli sviluppatori che si è aperta oggi a San Francisco, facendo riferimento al suo programma Project Shield, uno scudo che protegge dagli attacchi hacker Ddos, quelli cioè che mandano in tilt un sito.
"In Ucraina abbiamo collaborato con il governo per attivare rapidamente alert antiaerei. Ad oggi, abbiamo inviato centinaia di milioni di avvisi per aiutare le persone a mettersi in salvo", ha spiegato Sundar Pichai, Ceo di Google e di Alphabet alla Google I/O. Gli avvisi sono stati attivati a marzo per gli utenti Android.
"A marzo - ha aggiunto Pichai - sono stato in Polonia, dove hanno cercato rifugio milioni di ucraini. La popolazione di Varsavia è aumentata di quasi il 20% poiché le famiglie ospitano i rifugiati nelle loro case e le scuole accolgono migliaia di nuovi studenti. Quasi tutti i dipendenti di Google con cui ho parlato ospitavano qualcuno".
Pichai ha poi ricordato come Google Translate "stia aiutando gli ucraini a trovare un po' di speranza e connessione fino a quando non saranno in grado di tornare di nuovo a casa", ha poi annunciato che arriveranno su YouTube i sottotitoli dei video in 16 lingue" e dal prossimo mese la società "espanderà i sottotitoli tradotti automaticamente ai contenuti ucraini di YouTube, parte del nostro più ampio sforzo - ha concluso - per aumentare l'accesso a informazioni accurate sulla guerra".
La Google I/O è un'occasione la società di presentare novità in ambito software e hardware, legate al mondo Pixel e all'Intelligenza artificiale applicata a Maps, alla Ricerca e alla Traduzione.