Il governo americano scende in campo e adotta un piano per evitare che il fallimento di Silicon Valley Bank si tramuti in una nuova Lehman Brothers. Il Tesoro, la Fdic e la Fed annunciano - in una nota congiunta - che tutti i depositi presso Svb saranno disponibili da lunedì 13 marzo, quindi anche quelli sopra il 250.000 dollari assicurati dalla Federal Deposit Insurance Corp. Inoltre la banca centrale mette a disposizione una nuova finestra di liquidità per aiutare le banche a rispondere alle richieste dei clienti in caso di fuga.
"Sono lieto che sia stata trovata una soluzione rapida che tutela i lavoratori americani e le piccole imprese, e mantiene al sicuro il nostro sistema finanziario. Una soluzione che assicura inoltre che i soldi dei contribuenti non siano messi a rischio", afferma Joe Biden.
Un'azione "forte" che ha come obiettivo quello di "proteggere l'economia americana rafforzando la fiducia nel nostro sistema bancario", si legge nella nota congiunta delle autorità nella quale si precisa che "il sistema bancario resta resiliente e si basa su fondamenta solide, in larga parte grazie alle riforme effettuate dopo la crisi finanziaria". Parole però accompagnate dalla chiusura da parte della autorità di una seconda banca, Signature Bank, nello Stato di New York e uno dei maggiori istituti per le società cripto.
"Non è il 2008", si affrettano comunque a precisare dal Tesoro americano sottolineando che il piano non implica alcun salvataggio. "Vengono tutelati i depositanti" mentre i titolari di azioni e bond vengono spazzati via, precisa il Tesoro confermando così la linea di Janet Yellen che, a chiare lettere, aveva detto che non ci sarebbe stato alcun salvataggio.