Il restauro degli affreschi di
Giotto nell'arco della Cappella di Santa Caterina nella Basilica
del Santo a Padova ha restituito parti di pittura originali
prima mai svelate. Dopo il consolidamento della superficie
pittorica che si presentava in più punti sfaldata e parzialmente
distaccata, sono stati condotti i primi tasselli di pulitura, e
i risultati - affermano i restauratori - sono sorprendenti. Si
sono messi in luce alcuni cangiantismi delle vesti, lo
straordinario colore rosato degli incarnati, il chiaroscuro di
volti e mani.
Il delicato intervento di restauro, promosso dalla
Delegazione Pontificia della Basilica del Santo, in sinergia con
il Comune di Padova e la Fondazione Cariparo, preceduto da una
campagna di indagini diagnostiche e la mappatura di tutte le
pitture, è giunto così ad una fase cruciale. L'attento
intervento a bisturi ha eliminato parti che non erano mai state
rimosse e che limitavano la lettura delle parti originali di
Giotto. Tutte le dorature delle aureole risalgono al restauro
del 1923, ma una traccia della doratura originale è
sopravvissuta nell'asta della Croce tenuta in mano da una delle
sante ritratte da Giotto sull'interno dell'arco. Ugualmente
sono ben leggibili ora i disegni a mano libera di alcune delle
coroncine poste sulle teste delle sante.
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