Due membri delle forze di
sicurezza iraniane sono stati uccisi ieri sera durante le
proteste per la morte di Mahsa Amini: lo riportano oggi i media
statali.
Un'ondata di disordini ha scosso l'Iran da quando la 22enne
curda è morta il 16 settembre scorso dopo essere stata arrestata
dalla polizia morale di Teheran per aver presumibilmente violato
il rigido codice di abbigliamento femminile della Repubblica
islamica.
I disordini hanno provocato decine di morti, soprattutto tra
i manifestanti ma anche tra le forze di sicurezza. Un membro
della milizia paramilitare iraniana Basij legata al Corpo delle
Guardie rivoluzionarie islamiche è morto ieri sera "dopo aver
subito una grave ferita alla testa a seguito di un attacco
armato da parte di una folla" nel sud della capitale, riporta
l'agenzia di stampa statale Irna. Un membro delle Guardie
rivoluzionarie, aggiunge l'agenzia, è stato ucciso durante le
proteste a Sanandaj, la capitale della provincia del Kurdistan
da cui proveniva Amini.
Secondo i media locali, sale così ad almeno 14 il numero dei
membri delle forze di sicurezza iraniane uccise dall'inizio
delle proteste più di tre settimane fa.
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